Crac banche, Renzi: “Riformare il sistema” | Fonti Ue: “No al rimborso da parte dello Stato”

di Redazione

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Crac banche, Renzi: “Riformare il sistema” | Fonti Ue: “No al rimborso da parte dello Stato”

| venerdì 11 Dicembre 2015 - 14:34

“La riforma del sistema del credito è quanto mai urgente, come abbiamo visto non solo nelle ultime ore ma nell’ultimo anno con la riforma delle popolari”. Lo ha detto Matteo Renzi parlando all’Accademia dei Lincei. Il governo, dunque, vuole riformare il sistema banche all’indomani della notizia del pensionato che si è suicidato nel mese di novembre a causa del fallimento della banca dove aveva depositato tutti i risparmi.

Il premier ha difeso l’operato del suo governo: “Noi andiamo dritti e determinati a realizzare le riforme. Non siamo qui per metterci una pezza, vogliamo avere una visione per gli anni che verranno”.

E Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d’Italia, è intervenuto al ‘Corriere della Sera’.”Prodotti inadatti e figli della cultura finanziaria anglosassone sono quelli che hanno dato luogo nel 2007 alla più grande crisi dal ’29 a oggi. La verità è che il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, in tempi non sospetti ha chiesto di arrivare a vietare la vendita di obbligazioni subordinate agli sportelli in modo che solo investitori istituzionali potessero acquistarli e non i semplici risparmiatori”.

La procura di Civitavecchia vuole fare luce sui rapporti finanziari tra Banca Etruria e Luigino D’Angelo e ha disposto l’acquisizione della documentazione all’istituto di credito. Saranno poi sentiti i responsabili della Banca Etruria che hanno gestito i risparmi di D’Angelo.

E intanto fonti dell’Ue fanno sapere di non essere d’accordo sul fatto che lo Stato paghi direttamente chi ha subito le perdite. Lo hanno fatto presenti proprio nel momento in cui il governo si appresta ad adottare l’emendamento per tutelare le vittime del crack delle quattro banche.

E sempre fonti europee sottolineane che la costituzione di una corte d’arbitrato per andare in aiuto agli investitori privati vittime dei crac delle quattro banche è un’ottima idea. Il tutto in attesa che da Roma venga resa nota ufficialmente quale soluzione il governo intende adottare.

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