I carabinieri di Lodi hanno sgominato un sistema di sfruttamento della prostituzione di ragazze romene eseguendo 12 ordinanze di custodia cautelare. Le giovani, 18 ai 25 anni, erano sfruttate sulle strade statali Paullese e Binasca al di fuori dei centri abitati da una banda organizzata di romeni e albanesi.
Gli uomini che costringevano le ragazze a prostituirsi erano legati sentimentalmente alle loro vittime, anche con promesse di matrimonio, e convivevano in appartamenti a Lodi. I militari hanno constatato come, nello stato di soggezione in cui si trovavano le ragazze, non mancavano le violenze fisiche e psicologiche.
Dalle indagini è emerso che gli sfruttatori romeni si occupavano della gestione diretta delle trenta giovani, mentre quattro albanesi incassavano l’affitto delle piazzole dove lavoravano.
Visualizza Commenti
In ambito di prostituzione tra soggetti maggiorenni, mi domando il motivo per il quale a cadere vittime della tratta di persone a sfondo sessuale debbano essere sempre le donne straniere, mentre quelle italiane ne debbano essere quasi esenti, sia in Italia, sia all’estero ed il motivo per il quale i marciapiedi del sesso a pagamento si svuotano durante le vacanze natalizie e pasquali, per non dire di osservare le stesse professioniste con uno smartphone in mano ed anche un’autovettura a disposizione. La risposta a tutto questo è quella che la schiavitù del sesso a pagamento non è molto diffusa.