Istituzioni Ue e Stati “devono correggere le lacune nel funzionamento degli hotspot, incluso stabilire le necessarie capacità ricettive per raggiungere gli obiettivi, e concordare rapidamente un preciso calendario affinchè anche altri hotspot diventino operativi”. È quanto emerso dal vertice Ue del 17 e 18 dicembre.
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, commentando l’ipotesi trapelata nelle scorse ore secondo cui l’Ue starebbe per attivare una procedura di infrazione nei confronti di alcuni paesi membri dell’Unione tra cui l’Italia. “Noi per il lavoro svolto meritiamo solo un grazie dalla Ue. Speriamo che non si apra alcuna procedura di infrazione sulla registrazione dei migranti in Italia, se ciò dovesse accadere sarebbe una scelta del tutto irragionevole e fuori dal tempo e dalla storia”.
“Siamo già in campo con 1 dei 6 hotspot – ha continuato – e speriamo che l’Europa si dia una mossa per quando riguarda le procedure di ricollocamento con la redistribuzione e con i rimpatri degli irregolari. L’Europa non può chiedere a noi tutti gli hot spot se non si da una mossa, sono due percorsi paralleli”.