Sensibilizzare le persone sul grave problema globale della corruzione e sul ruolo che la Convenzione ONU contro la Corruzione, adottata nel 2003, può avere nel combatterla e prevenirla, è l’obiettivo della Giornata Mondiale che si celebra oggi.
La giornata è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 2012 e lo slogan di quest’anno è “Spezziamo le catene della corruzione”.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto lanciare un messaggio: “Sconfiggere la corruzione, spezzare le catene della complicità, liberare la vita sociale da questo cancro è possibile. Corruzione, complicità e illegalità non sono fenomeni connaturati alle nostre società. È vero piuttosto che occorre essere attivi in questo campo, che dobbiamo porci obiettivi elevati sul piano della moralità pubblica e del senso civico”.
“La Giornata mondiale contro la corruzione, indetta dalle Nazioni Unite per promuovere azioni di sensibilizzazione in tutti i Paesi su un tema così cruciale, evidenzia – continua Mattarella – come si tratti di un male che va combattuto tutti insieme. All’azione degli organismi internazionali, degli Stati, delle istituzioni pubbliche e dei corpi sociali, deve accompagnarsi la pratica di una cittadinanza attiva. C’è una dimensione personale dell’impegno per la legalità che va testimoniata, insegnata, sollecitata con la coerenza dei comportamenti. Occorre rafforzare l’azione educativa, a partire dalle famiglie, dalle scuole, dai corpi intermedi. Così cresce e si rafforza la democrazia”.
“La corruzione è infatti un furto di democrazia – prosegue il presidente della Repubblica – crea sfiducia, inquina le istituzioni, altera ogni principio di equità, penalizza il sistema economico, allontana gli investitori e impedisce la valorizzazione dei talenti. L’opacità e il malfunzionamento degli apparati pubblici e di giustizia colpisce ancor di più i poveri e le persone deboli, crea discriminazioni, esclusioni, scarti, distrugge le opportunità di lavoro. Sulle pratiche corruttive prosperano le organizzazioni criminali e la mafia, che soffocano le speranze dei giovani. Si può e si deve reagire a questa inaccettabile forma di oppressione. Sconfiggere le mafie è alla nostra portata”.
“Numerosi gli anticorpi presenti nella società civile: hanno il volto di cittadini consapevoli delle loro responsabilità, di donne e uomini coscienti dei propri diritti ma anche dei propri doveri, di funzionari pubblici che assolvono ai loro compiti, di volontari che costruiscono reti di solidarietà e di inclusione sociale.
“La lotta alla corruzione, in particolare nella sua dimensione internazionale, costituisce – conclude Mattarella – un importante contributo alla causa della pace e della cooperazione tra i popoli”.