“Bravo, ubbidiente, un po’ troppo conservatore”. A parlare è l’anziano padre di Syed Farook, l’autore della strage di San Bernardino, in California. “Non so perché ha fatto quello che ha fatto – prosegue – e mi dispero ogni volta che ci penso”, aggiunge.
“Diceva che condivideva l’ideologia di Al Baghdadi per creare lo Stato islamico, ed era fissato con Israele. Io gli ripetevo sempre: stai calmo, abbi pazienza, fra due anni Israele non esisterà più. La geopolitica sta cambiando: la Russia, la Cina, anche l’America, nessuno vuole più gli ebrei laggiù. Li riporteranno in Ucraina. A cosa serve combattere? Lo abbiamo già fatto e abbiamo perso. Israele non si batte con le armi, ma con la politica. Lui però niente, era fissato. Ce l’aveva con Israele”, racconta ancora il padre del killer di San Bernardino, in un’intervista alla Stampa.
“Aveva tutto: guadagnava 70.000 dollari all’anno, più 20.000 di straordinari, una casa, una figlia di sei mesi, faceva il master per guadagnare di più. Perché lo ha fatto?”, si domanda sapendo che non avrà mai una risposta.