La Sicilia è “isola di merda”. Sono queste le parole che ha usato Roberto Vecchioni all’aula magna della facoltà di Ingegneria dell’Università di Palermo, durante l’incontro dal titolo “Mercanti di luce. Narrare la bellezza tra padri e figli”, organizzato dall’associazione Genitori e figli.
“Credete che sia qua soltanto per sviolinare?”, ha detto Vecchioni, “no, assolutamente. Arrivo dall’aeroporto, entro in città e praticamente ci sono 400 persone su 200 senza casco e in tutti i posti ci sono tre file di macchine in mezzo alla strada e si passa con fatica. Questo significa che tu non hai capito cos’è il senso dell’esistenza con gli altri. Non lo sai, non lo conosci. È inutile che ti mascheri dietro al fatto che hai il mare più bello del mondo. Non basta, sei un’isola di merda. La mia è una provocazione d’amore”.
E ha poi rincarato la dose: “La filosofia e la poesia antiche hanno insegnato cos’è la bellezza e la verità, la non paura degli altri, in Sicilia questo non c’è, c’è tutto il contrario. E mi sono chiesto, prima di arrivare qui, se dovevo dirle queste cose a voi ragazzi”.
“Non amo la Sicilia che rovina la sua intelligenza e la sua cultura, le sue coste – ha chiosato -, quando vado a vedere Selinunte, Segesta e altri posti di questo tipo non c’è nessuno. Non amo questa Sicilia che si butta via, che non si difende”.”
Dopo una mezz’ora di intervento la platea ha iniziato a svuotarsi. L’incontro si è concluso alle 19, dopo appena un’ora. E la polemica è naturalmente continuata sui social network…
Una pepata reazione arriva dal sottosegretario allo Sviluppo Economico Simona Vicari: “Come il professor Vecchioni sa bene la Sicilia ha rappresentato e rappresenta da secoli uno dei fari della civiltà e della cultura europea e mediterranea. I suoi volgari sproloqui non servono e non interessano ai siciliani che, a differenza di ciò che afferma Vecchioni, sanno benissimo cos’è il senso dell’esistenza con gli altri e con la civiltà che li contraddistingue, ignoreranno i suoi sproloqui. Più che Vecchioni a me interessa Goethe quando diceva che l’Italia senza la Sicilia non lascia immagine alcuna nello spirito. Qui è la chiave di tutto”.