Continuano le polemiche sugli addobbi e i simboli di Natale nelle scuole del nostro Paese. L’ultima notizia arriva da Golfo Aranci, in provincia di Olbia Tempio dove il preside di una scuola materna avrebbe vietato il presepe e i canti natalizi.
Scoppia la protesta dei genitori dei bambini sostenuta dal sindaco Giuseppe Fasolini che sul suo profilo Facebook ha scritto:
Mi sembra assurdo ed esagerato, vietare ai bambini di imparare i canti natalizi riconducibili alla religione cristiana. Evitare di fare il presepe o impedire ai bambini di cantare le consuete canzoni natalizie equivale a eliminare un pezzo della nostra cultura e delle nostre tradizioni e lo trovo inaccettabile. È un diniego che nulla ha a che fare con l’integrazione, con i fatti di Parigi, anzi, genera ulteriore confusione nei bambini. Tutti devono poter essere liberi di celebrare il Natale.
Il parroco Alessandro Cossu, ha invitato le famiglie a non portare i bambini a scuola ma in chiesa, così da prepararli in vista della festività cristiana. La dirigente scolastica Raimonda Cocco, dopo il provvedimento preso, si è trincerata dietro il silenzio, rifiutando il confronto con i giornalisti, ma anche con le stesse mamme e con il sacerdote.