Uno studio americano, pubblicato sulla rivista Jama Psychiatry, afferma che guardare per troppe ore la televisione e non fare attività fisica in età giovanile può ridurre la prontezza mentale a partire dai 50 anni.
A guidare lo studio sono stati Tina D. Hoang (Istituto della California del Nord per la ricerca e l’istruzione al Veterans Affairs Medical Center) e Kristine Yaffe (University of California). I ricercatori hanno analizzato attraverso dei test e un questionario, somministrati a i 3.247 persone dai 18 ai 30 anni (ripetuto 25 anni dopo), il tempo trascorso davanti alla tv, lo sport praticato e la prontezza mentale.
I risultati dimostrerebbero una connessione tra tempo di visione medio superiore alle 3 ore e una peggiore prontezza cognitiva (in 353 casi su 3.247, il 10,9%). Ad essere esaminata è anche la correlazione con l’attività fisica: 528 su 3.247 partecipanti, infatti, presentano prestazioni negative in almeno un test correlate ad una carente attività fisica abituale.
Nel 3,3% dei casi invece, una combinazione dei due fattori coincide con risultati negativi raddoppiati e lentezza mentale ancora maggiore.
Il commento degli autori: “Bassi livelli di esercizio e alte dosi di fruizione televisiva da giovani sono associati a performance cognitive peggiori nella mezza età. In particolare, questi comportamenti sono stati abbinati con una più lenta velocità di elaborazione e una peggiore funzione esecutiva, ma non con una ridotta memoria verbale”.