“Credo si tratti di un grande malinteso. All’inizio volevo solo che Mathieu venisse a coscienza della vicenda, lo volevo aiutare. È un mio compagno nella Nazionale francese, è un amico”: è questo quanto riferito alla Procura di Versailles da Karim Benzema, sotto inchiesta per la presunta estorsione ai danni di Mathieu Valbuena.
Nel giorno della sua prima intervista in tv, al tg serale di Tf1, il quotidiano francese ‘Le Monde’ riporta un estratto della conversazione dell’attaccante del Real, che ha spiegato alle autorità giudiziarie di non aver mai visto il video a luci rosse su Valbuena, e che è stato l’amico d’infanzia Karim Zenati a spiegargli il contenuto del filmato.
“Mi disse che si trattava di un video serio, ed è quanto ho riferito a Valbuena – ha raccontato Benzema – Gli ho riportato tutto quello che mi aveva detto Karim perché è il mio miglior amico e credo in lui”.
Sul linguaggio da lui utilizzato nella famosa conversazione telefonica con l’amico, Benzema ha poi detto: “Si può capire da tutta la chiamata che stavo scherzando e che stavo solo cercando di aiutarlo senza secondi fini“.
E allora perché ha dato dell’omosessuale a Valbuena? “Ero arrabbiato, pensavo a Mathieu che era andato a parlare di me con la polizia – si giustifica Benzema – Comunque questo termine lo uso spesso con gli amici, per me e per i miei coetanei non è qualcosa di negativo”.