Ottant’anni fa nasceva Woody Allen, inimitabile regista, attore e autore cinematografico. Allan Stewart Königsberg (questo il suo vero nome) vide la luce a New York il primo dicembre 1935. Sin da giovane artista tra i più completi del ‘900: regista, sceneggiatore,attore, comico, clarinettista, compositore, scrittore e commediografo.
È considerato tra i principali e “più europei” tra i registi statunitensi, tanto che negli ultimi anni ha deciso di girare diversi film proprio nel vecchio continente, lontano dalla sua “amata” New York. 76 volte sceneggiatore, 56 volte regista di se stesso, 44 volte attore, per sei volte autore della colonna sonora, quattro premi Oscar e Leone D’Oro alla carriera nel 1995.
L’autore ha fatto della psicoanalisi, del balbettio, della nevrosi, dei farmaci, dell’ipocondria e della paura della morte un caso cinematografico, con tantissime frasi tratte dalle sue pellicole che sono diventate ormai un cult.
Come dimenticare la “ode” alla bellezza di Diane Keaton in Manhattan: “Sei così bella che stento a tenere gli occhi sul tassametro”. Oppure la sua personale concezione dell’affetto: “Io lo amo come un fratello. Vedi Caino e Abele”.
Oppure il suo manifesto della nevrosi: “Ho un solo rimpianto nella vita: non essere qualcun altro”.