Se la bella principessa ritratta da Leonardo Da Vinci fosse in realtà un falso, nonché rappresentasse una cassiera ritratta negli anni 70 da un impostore, si andrebbe incontro a una profonda delusione. Un’opera che vale la bellezza di 150 milioni di euro e alla quale Vittorio Sgarbi, critico d’arte, ha dedicato un libro presentato alla Camera dei Deputati. Shaun Greenhalgh, falsario di professione e conosciuto per le sue furbate, ha confessato all’interno della sua autobiografia di aver dipinto il “Ritratto di una Sforza“, detto “La Bella Principessa”, attribuito a Leonardo Da Vinci e databile nel 1495. E la principessa ritratta, ovvero Bianca Sforza, figlia naturale di Ludovico il Moro e Bernardina de Corradis, sarebbe in realtà una cassiera, dipinta in una pergamena alla fine degli anni 70 e conosciuta in un supermercato di Boston.
La donna, in posizione eretta e dal profilo serio e altezzoso, è davvero raffinata ed elegante nonostante fosse in realtà indiscreta, poco modesta e dall’ego spropositato. E anche la tecnica utilizzata dal falsario è identica a quella di Leonardo Da Vinci. L’opera infatti è stata recentemente attribuita al pittore rinascimentale, considerando il ritrovamento di una piccola impronta di Da Vinci in un angolino della pergamena. Quest’ultima risalirebbe, secondo gli studi, al diciassettesimo secolo, ma Shaun smentisce, lasciando tutti a bocca aperta e colmi di delusione. “Ho preso una pergamena del 1587 – scrive l’uomo, spiegando gli espedienti tecnici utilizzati nel corso dell’opera – e l’ho disegnata ruotandola di 90 gradi, per imitare l’arte mancina di Leonardo Da Vinci”.
Greenhalgh, durante la sua lunga ma vertiginosa carriera, ha dato vita a numerosi falsi, finendo in galera per quasi cinque anni ma riuscendo anche a essere premiato per la sua bravura. In passato ha esposto le sue opere in una galleria d’arte di Manchester e al Victoria & Albert Museum di Londra, guadagnando più di un milione di euro. Maestria e un’alta dose di furbizia gli hanno permesso di creare due falsi importanti, tra cui una scultura di Gaugin e una piccola statua egizia, acquistata dal Museo di Bolton per 600 mila euro. Chissà se anche stavolta l’uomo avrà ragione, dimostrando di aver ingannato il mondo e tutti gli amanti dell’arte.