Il legale rappresentante e il direttore dei lavori di un raggruppamento temporaneo di imprese con sede in provincia di Salerno incaricate di lavori di difesa sponda dell’alveo del fiume Stura di Demonte, nel cuneese, sono accusati di falsità ideologica e truffa aggravata ai danni dello Stato.
La Guardia di Finanza di Cuneo, dopo vari accertamenti, ha rilevato difformità rispetto al progetto iniziale tali da far temere la compromissione della capacità di protezione della sponda sottostante l’abitato della frazione Ronchi.
A seguito di accertamenti sulla documentazione contabile e amministrativa i finanzieri hanno accertato l’acquisto del materiale necessario alla realizzazione delle opere in quantità nettamente inferiore a quanto previsto dal progetto iniziale. Nel contempo il pm ha affidato all’Agenzia Interregionale per il fiume Po specifici accertamenti che hanno confermato le gravi carenze strutturali e quantificato l’illecito profitto in circa 103.000 euro.
L’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo equivalente l’importo illecitamente percepito a carico del direttore dei lavori e dei responsabili delle aziende coinvolte.