Anna è stata arrestata perché è finita nella trappola di Corrado. L’ex fidanzato, ancora innamorato di lei, l’ha incastrata per tentare di difenderla da Gianino Cafuero, il boss che voleva ucciderla dopo l’aggressione subita davanti alla Chiesa Madre il giorno dei funerali di Cosimo Malorni.

Anna ora deve difendersi dall’accusa ingiusta di aver intascato delle tangenti.

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Gina non ha mai creduto che la sua amica Anna sia colpevole e sta indagando per capire come stanno realmente le cose, cominciando proprio dal direttore della banca in cui si trova il conto a lei intestato dove sarebbero state versate le tangenti. Gina sta cercando le prove per dimostrare che non è Russo, l’imprenditore rapito da Cafuero e minacciato per incastrare il sindaco, che versa i soldi in quel conto. Il magistrato chiede di interrogarlo e il suo racconto fa acqua da tutte le parti. Il giudice costringe Russo a confessare.

A casa di Anna, intanto, continuano le intimidazioni: mentre Lorenzo è con i bambini in soggiorno, qualcuno lancia una pietra alla finestra. Anche al Comune c’è il caos, con Cardi e i suoi che chiedono le dimissioni del sindaco.

Dopo la confessione di Russo, Anna viene rilasciata. Gianino Cafuero è furioso e fa chiamare Corrado, dicendogli che se il sindaco non andrà via da Calura, come lui aveva promesso, la farà uccidere, così come aveva sempre voluto fare. Ma il mandato è alla fine e Corrado lo rassicura che la carriera politica di Anna è ormai infangata e quindi non potrà fare altro che andare via.

A prendere Anna fuori dal carcere c’è la sorella Marcella. È proprio lei che, dopo averla attaccata tante volte, le chiede di non mollare, di candidarsi per continuare quello che ha iniziato. E poi arriva Gina che la convince a farsi vedere nella piazza del paese per un caffè.

Al bar Anna incontra Gianino Cafuero. Lui prova a intimidirla, ma lei non cede alle sue pressioni.

Una volta a casa, i ragazzi sono felici di rivederla. Anche Lorenzo sembra felice di riaverla a casa. I due erano rimasti in sospeso sulla loro separazione, prima che Anna venisse arrestata e devono parlare. Lorenzo vorrebbe portarla in barca e ricominciare la loro vita insieme, ma Anna non sa ancora cosa vuole. Dice che con la politica ha chiuso, ma non ha intenzione di lasciare a metà il mandato.

Di notte Anna va a cercare Corrado. I due si guardano da lontano. Lui le chiede di vederla, di parlarle; lei rifiuta, risponde “non posso”. Poi, però, il giorno dopo va a cercarlo all’hangar. Corrado le dice che è preoccupato per lei, per quello che rischia se decide di ricandidarsi. Ma lei gli conferma di non averne l’intenzione. Anna non l’ha detto a nessuno, ma a parte le telefonate anonime a casa, ha ricevuto anche un’altra minaccia: una busta con un proiettile.

Iniziano a minacciarla ma il sindaco ha le palle #questoeilmiopaese

— Emanuele Atzori (@Ema_poet) 30 Novembre 2015

Anna decide di mostrare il proiettile in Consiglio comunale. Un segnale per dire a tutti che fino alla fine del mandato non farà alcun passo indietro. Una volta a casa, Anna guarda le foto del rullino di Lucia che Chiara ha trovato nella casa delle piccole donne dove Anna e le amiche si riunivano da piccola. Ci sono foto di loro quattro e anche foto di una discarica vicino alla cava.

Anna viene interrotta dal capitano Pietro che la avvisa che Bartolo Malorni, padre di Cosimo, ha chiesto di vederla. Anna accetta di incontrarlo. Malorni comincia accusandola di aver ucciso suo figlio Cosimo, ma Anna gli rigetta l’accusa addosso. Malorni allora le svela il secondo motivo per cui l’ha fatta chiamare: perché hanno un nemico in comune, Cafuero.

Malorni le dice che l’odio di Cafuero per lei risale a quando lei era bambina e che per capire di cosa sta parlando deve  scavare sotto alla cava. La stessa cava che Lucia aveva fotografato e dove dovrebbe nascere ilc entro commerciale voluto da Cafuero. Anna e Gina cominciano a indagare.

Nino, il figlio di Anna, intanto, perde la testa. Il ragazzo si è ubriacato sulla tomba di Cosimo e poi si è messo a girare per il paese imprecando contro tutti per come hanno trattato sua madre. I carabinieri lo fermano dopo che ha aggredito a scuola il figlio di Cardi. Qualcuno riprende Nino mentre sbraita contro tutti e tutti e il video diventa virale sul web. Marino, il giovane carabiniere innamorato di Chiara, lo porta a casa del sindaco. Anna si arrabbia, ma allo stesso tempo è molto orgogliosa del figlio. 

Nino sindaco subito a 20 anni #questoeilmiopaese — Nica_ (@JustGo___) 30 Novembre 2015

L’ospedale chiama Corrado per consegnargli i risultati degli esami che aveva fatto per sapere se è affetto dalla malattia degenerativa ereditaria che affligge i Cafuero. Il test è positivo.

Dalle indagini sulle foto di Lucia, emerge che Lucia aveva fotografato il momento in cui alcuni uomini stavano seppellendo un corpo nella discarica alla cava. Gina informa Anna che scaveranno di notte per non far sapere niente a Cafuero. Sotto i rifiuti della discarica, i carabinieri trovano un vero e proprio cimitero e un deposito di rifiuti tossici interrati.

Gina chiede ad Anna di non andarsene, di ricandidarsi, perché Calura in quel momento ha bisogno di lei. Davanti alle cose che si stanno smuovendo, Anna non se la sente di lasciare il paese, di smettere di lottare e promette all’amica che si ricandiderà. La notizia diventa pubblica. Tra i primi a saperlo Corrado e Cafuero.

Cafuero non dà una seconda possibilità a suo nipote Corrado. Il vecchio boss contatta il suo sicario e insieme programmano di uccidere il sindaco sul vecchio ponte, dove passa ogni giorno quando va a correre.

I mesi passano e la campagna elettorale procede. Anche il piano di Cafuero procede. Il suo sicario, il Matano, ha imbottito il vecchio ponte di tritolo e non aspetta altro che far saltare in aria Anna Pozzo. Corrado si accorge del progetto dell’attentato e, terrorizzato, va da Gianino, suo nonno, per chiedergli di non uccidere Anna, di smetterla con i suoi piani.

È così che si scopre che vent’anni prima Corrado aveva lasciato Anna per farla partire da Calura, per allontanarla da Cafuero dopo che Lucia aveva scoperto il cimitero nella cava. Anche stavolta Corrado chiede ad Anna di andarsene, di non partecipare alle elezioni. Le svela dell’attentato. Ma Anna non gli dà retta, almeno fino a che lui non le dica come fa a sapere tutte queste cose. Ma i due vengono interrotti da Lorenzo, che dopo averli visti insieme fa la valigia e va via.

Pochi giorni dopo ci sono le elezioni. Anna vince e si riconferma sindaco con il 50,7 per cento dei voti. A questo punto Corrado non può più farle rischiare la vita e decide di raccontarle tutto. E per farsi credere la porta nel posto in cui Matano ha nascosto l’esplosivo.

Quando lei capisce che le sta dicendo la verità lo ascolta e lui le racconta di quando scoprì di essere un Cafuero, all’indomani della scomparsa di Lucia. Anna è sconvolta, ce l’ha con lui per non averle mai detto nulla, ma capisce che lui lo ha solo fatto per paura e per amore. Anna vuole andare a raccontare tutto ai carabinieri, ma Corrado le dice che ha già lasciato un memoriale per la Procura in cui racconta tutto quello che sa.

È così che tutti i Cafuero vengono arrestati, compreso il boss Gianino.

E mentre Anna e Gina raggiungono via mare il punto in cui fu gettata Lucia per darle l’ultimo addio, Corrado è sulla scogliera, sconvolto da tutto quello che è successo attorno a lui, per causa sua, e consapevole di essere gravemente malato…

E Corrado che fine farà? #Questoèilmiopaese

— Arcangela (@arcangelaR94) 30 Novembre 2015