Il presidente dell’Antitrust, l’avvocato e docente Giovanni Pitruzzella, è indagato a Catania con altre tre persone per corruzione in atti giudiziari nell’ambito di un’inchiesta su un lodo arbitrale tra l’Università del capoluogo etneo e quella della Kore di Enna.
Per l’inchiesta, nata nel 2008, la Procura di Catania ha sollecitato, ricostruisce il quotidiano Repubblica, per due volte l’archiviazione del fascicolo, ma il presidente dell’ufficio del Gip Nunzio Sarpietro ha rigettato entrambe le richieste, disponendo anche il cambio di reato da contestare: da abuso d’ufficio a corruzione in atti giudiziari e fissando un’udienza camerale per il prossimo 4 dicembre.
Al centro dell’inchiesta un contenzioso tra l’Università Kore di Enna e l’Ateneo di Catania. Quest’ ultimo, che sosteneva di vantare un credito di 25 milioni di euro, fece ricorso a un lodo arbitrale.
“L’indagine della Procura di Catania ha per oggetto fatti compiutamente realizzatisi quasi otto anni orsono. Per la terza volta il Pm chiede l’emissione del decreto di archiviazione. Con fiducia attendiamo le valutazioni del Gip, al quale forniremo ogni ulteriore elemento che possa certificare l’assoluta liceità della condotta del professor Pitruzzella che la stessa indagine non ha mai messo in discussione”. È quanto dichiara, in merito alla notizia di Pitruzzella indagato a Catania,riportato da La Repubblica l’avvocato Nino Caleca, difensore del presidente Antitrust.
“Sono sicuro, infine – precisa il legale del presidente dell’Antitrust – che al termine della preliminare verifica giurisdizionale non potranno che essere condivise le conclusioni del Pm”. “Si precisa, inoltre – conclude – che a suo tempo il lodo arbitrale in questione è stato approvato all’unanimità dai tre componenti del Collegio ed è stato confermato sia dalla relazione tecnica del Ministero della Pubblica Istruzione sia dalla Corte d’Appello di Catania”.