“Si sta discutendo tra ministeri della Difesa di possibili ulteriori forme di cooperazione”. Queste le parole del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sulla possibilità di intervento dell’Italia in Iraq e Siria.
“Stiamo studiando forme di collaborazione ulteriore – ha aggiunto – La sintonia tra Italia e Francia, verificata nel bilaterale, è assoluta“.
Quanto alla Libia, per il ministro italiano “serve una cornice, un accordo fra le parti libiche e un via libera delle Nazioni Unite, nelle prossime settimane. Certamente l’Italia avrà un ruolo molto importante di coordinamento. Siamo molto impegnati”.
“La soluzione di un governo nazionale in Libia è nelle mani delle parti libiche ma noi siamo pronti a piano economico e alla stabilizzazione istituzionale”, ha aggiunto Gentiloni.
“È un po’ strana questa idea di un Paese che sarebbe meno impegnato di altri: noi abbiamo più di 5.000 militari impegnati all’estero. Siamo il principale Paese europeo impegnato in Iraq e lavoriamo insieme ai nostri alleati”.