C’è una svolta in merito all‘omicidio del litografo Gianfranco Ambrosoni, la sera del 30 ottobre scorso, a Bussero, nell’hinterland milanese.
Ha infatti confessato Salvatore Empoli, l’agente della polizia locale di Segrate accusato di essere l’omicida.
Interrogato in carcere dal pm di Milano Maurizio Ascione, l’uomo ha raccontato “Ho continuato a premere il grilletto anche quando i colpi in canna erano finiti”.
L’agente, arrestato poche ore dopo l’omicidio, aveva sempre respinto le accuse e nel corso dell’interrogatorio di garanzia non aveva risposto alle domande del gip.
Ambrosoni era stato ucciso in strada, dopo una lite scoppiata in un locale tra Empoli e una terza persona, durante la quale il litografo sarebbe intervenuto per calmare gli animi. Il vigile ha spiegato al pm di aver sparato per vendicarsi di un’aggressione subita. Sono in corso però altri approfondimenti sul movente, ancora poco chiaro.
Gli inquirenti attendono gli esiti degli esami tossicologici, per capire se l’uomo quando ha sparato fosse sotto effetto dell’alcol o di sostanze stupefacenti.