Maria torna a casa con i suoi genitori: “Pensavo che non vi avrei più rivisti”. “Torneremo ad essere una famiglia e lo saremo sempre” le dice la madre, anche se Francisco non è molto convinto.
Enrique invece parlando con Amparo inizia ad avere dei dubbi sull’amnesia di Maria e le chiede di Curro: “Fallo stare zitto, non voglio che aiuti Maria a ricordare. Fai tutto quello che credi”.
Il padre di Maria parla con lei, scusandosi: “La polizia mi mostrò delle foto, mi dissero che eri dedita alle “prostituzione di lusso”, mi dissero che dentro la macchina di un arabo che è esplosa c’eri tu, e mi dissero che eri morta” continua a ripeterle. “Io mi ricordo che abbiamo discusso dopo che mi avete detto che ero stata adottata, ma da lì in poi nulla” dice Maria.
Poi Maria contatta Pablo e gli racconta gli ultimi sviluppi: “Mi fai paura” le dice il ragazzo.
Luisa nel frattempo ha comprato dei vestiti per la figlia. “Vorrei chiederti scusa, so che abbiamo litigato” le dice Maria. “Abbiamo risolto tutto – le risponde la madre – Ti ho anche aiutato a trovare la tua famiglia biologica…”. Poi dormono insieme ma Maria continua ad avere degli incubi tremendi e prende delle pillole nel tentativo di stare meglio.
L’indomani Amparo piomba in casa e chiede a Maria se ha voglia di fare una passeggiata. Amparo le racconta di come è morta loro madre, Fernanda, la quale prima di morire aveva diviso un paio di orecchini dandone uno ad ognuna delle sue figlie. Amparo poi dà il suo a Maria: “Voglio che tu abbia un suo ricordo”.
Maria turbata se ne va e si incontra con Pablo al quale dice che Curro è morto e che vuole mettere in atto un piano per incastrare Enrique: fargli credere che sia ancora vivo per estorcergli la verità. Maria poi ha dei dubbi sulla complicità di Amparo nel suo sequestro.
Maria rientra in casa proprio mentre i suoi genitori stanno litigando: “Voi due non state più insieme” gli grida contro andandosene di nuovo. “Vi distruggerò a te e ad Enrique” promette Francisco a Luisa dandole di nuovo la fede.
Alex, il tirapiedi di Enrique accompagna Amparo da Curro; nel frattempo Maria, scossa da quello (che in teoria) ha appena saputo, si rifugia tra le braccia dello zio Enrique: “Di me ti puoi fidare, ho aiutato tua madre nei suoi ultimi giorni di vita, l’ho fatta ricoverare in una delle mie cliniche. Resti qui a dormire, meglio che non torni dai tuoi a dormire” e le dà una pillola per “rilassarsi”.
Amparo è sulle tracce di Curro ma scopre che non si vede in giro già da dieci giorni.
Senza identità 2, seconda puntata
Maria viene beccata da Bruno mentre rovista in casa dello zio, poi lui le dà un pigiama e la guarda di nascosto mentre si spoglia. I due poi si abbraccia e Maria fa un po’ la maliziosa: “Ti ho pensato molto in questi anni…”.
Amparo nel frattempo ritorna nella sua casa d’infanzia e si commuove ripensando alla madre. Ma non c’è molto spazio per i ricordi: Curro non si trova e lei ed Alex devono tornare a Madrid.
Maria aggiorna Pablo che però è molto preoccupato della sua permanenza a casa dello zio: “Tieni la telecamera accesa mi fai stare più tranquillo”.
Sulla strada del ritorno Alex accosta per parlare al telefono; Amparo allora gli prende la pistola e gliela punta contro: “Se avessi voluto ucciderti lo avrei già fatto” le dice togliendole l’arma dalle mani. Subito dopo i due si baciano.
Nel frattempo Enrique con un cuscino in mano è entrato nella stanza di Maria; Pablo teme per il peggio vedendo la scena dal tablet ma poi l’uomo lo mette sotto la testa di Maria. La ragazza si sveglia subito dopo e tiene in mano un coltello, lasciando intendere che è lei la prima a non fidarsi di suo zio.
Subito dopo però si vede Maria aggirarsi lungo un corridoio quasi in stato catatonico, arrivare in camera da suo zio, aggredirlo dicendogli “è colpa tua”, per poi finire a terra in presa alle convulsioni. Enrique chiama l’ambulanza e la fa ricoverare; poi a una sua amica psichiatra chiede cosa e quanto Maria riuscirebbe a ricordare dopo una cura del sonno.
Senza identità 2, seconda puntata
Juan mostra i conti dell’azienda a Bruno e gli spiega che non ci saranno entrate: “Se vivi al di sopra delle tue possibilità io non ci posso fare niente” gli dice Juan. Poi Bruno discute con Amparo la quale gli muove delle pesanti accuse.
Maria viene dimessa e torna a casa di suo zio; Pablo si rassicura quando la rivede finalmente a letto. Maria non appena si sveglia prova a chiamarlo ma lui sta festeggiando il suo secondo anniversario con la fidanzata la quale gli aveva messo il cellulare dentro un boccale con della birra, quindi non lo sente.
Maria poi parla con Amparo del sogno che ha fatto su un palazzo arabo e le dice che forse con il suo aiuto potrebbe ricordare qualcosa. La sorella allora le racconta tutto: “Sono stata io, è colpa mia. Sono stata io a far venire Curro era il mio fidanzato, lui ti ha rubato dei soldi, tu poi l’hai denunciato e l’hai fatto incarcerare. Enrique ha dato dei soldi a me e alla mamma per aiutarci e quando la mamma è morta io mi sentivo sola non avevo nessuno, e ho utilizzato quel denaro per poter far uscire Curro dal carcere, non pensavo volesse vendicarsi di te. Un giorno è venuto a casa tua, ti ha sequestrato e ti ha venduto a un trafficante arabo” le dice Amparo tra le lacrime. “So cosa hai provato perché anche io sono stata lì”.
Enrique poi propone a Maria di sottoporsi alla cura del sonno ma lei non ne vuole sapere. Bruno nel frattempo si ubriaca in un locale e finisce coinvolto in una rissa.
Senza identità 2, seconda puntata
Maria e Pablo si incontrano di nascosto di notte, lui le consiglia di sottoporsi alla cura del sonno: “Potrebbe farti stare meglio”; “A me sembra un suicidio” commenta Maria che gli consegna il cellulare di Curro. Poi i due vedono Amparo uscire di casa, sta andando a recuperare Bruno: “Io e te possiamo fare sesso con chi ci pare basta che siamo una famiglia” gli dice andandolo a prendere in bagno.
Amparo ed Enrique discutono, lei gli dice che non “si è bevuta la storia che non ci sono utili” e lui le ricorda che ha firmato un contratto prematrimoniale: “Continua a giocare a fare la signora Vergel, fino a quando durerà…”.
Francisco va a trovare sua figlia per scusarsi di aver fatto finta e le racconta di come si è innamorato di Blanca, e della figlia Maria.
Maria e Pablo parlano della cura del sonno, lui le consiglia di accettare la proposta dello zio per non destare sospetti, ma lei è preoccupata: “Potrei parlare più del dovuto e mandare tutto all’aria”. Pablo però ha fatto delle ricerche e ha trovato un farmaco che potrebbe aiutarla a non dire niente mentre dorme.
Enrique poi comunica la decisione alla dottoressa e insiste per capire quali possono essere i risultati di questa cura: “Vogliamo sapere più dettagli possibili del suo passato, ma solo per aiutarla…”.
Senza identità 2, seconda puntata
L’indomani mattina, Amparo chiede a Bruno di rompere il contratto prematrimoniale: “Andiamocene da questa casa così finalmente potremmo andarcene da questa casa, fatti valere per una volta” gli dice.
Intanto Luisa parla con un suo amico sacerdote e si confida parlandogli di Maria: “Io penso di non amarla…”. La conversazione però viene interrotta da Enrique: è tempo di accompagnare Maria in ospedale per iniziare la terapia del sonno.
Pablo si procura le pillole e Maria lo cerca tra i corridoi della clinica dove però incontra Juan ma ovviamente fa finta di non conoscerlo.
Pablo non arriva in tempo a darle le pillole e Maria viene sottoposta alla cura del sonno: la ragazza si addormenta e inizia a ricordare tante cose, di Curro, della prostituzione, di sua madre, di Pablo. Cosa succederà adesso? Cosa avrà detto durante il sonno?
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