ore 12.16 – Si sono conclusi in Piazza San Marco a Venezia i funerali di Valeria Solesin. Un gruppo di ottoni de La Fenice ha eseguito l'”Inno alla gioia”. Il feretro, seguito dai familiari, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dalle altre autorità, è stato portato a spalla verso il molo di San Marco e da qui verrà imbarcato per essere tumulato al cimitero di San Michele.
ore 12.06 – L’Imam di Venezia Hamad Al Mohamad ha dichiarato: “Chiediamo ad Allah che abbia Valeria e tutte le vittime nella sua gloria, di aiutare la sua famiglia e di proteggere l’Europa, l’Italia e questa città dal male”.
ore 11.45 – Interviene Scialom Bahbout, rabbino capo di Venezia: “Le parole che hai sentito, Valeria, ti accompagneranno nella tua vita eterna. Noi pensiamo che i giusti non moriranno mai”.
ore 11.37 – Il Patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia “Tutti noi ci chiediamo: perchè? Sappiamo bene che il tempo non sarà sufficiente. Siamo qui insieme con i diversi credo religiosi”. “Terroristi arrendentevi – ha detto – non avrete il nostro odio”.
ore 11.33 – Prende la parola il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. “Non dimenticheremo Valeria”. La Pinotti ha letto il messaggio inviato dal premier francese Hollande:”Condivido il dolore della famiglia, famigliari e di tutta l’Italia. Valeria era venuta da noi in Francia per amore della vita e della cultura e ha trovato la morte sotto il fuoco dei terroristi”.
ore 11.16 – Alcuni amici si avvicendano sul palco per renderle un ultimo saluto.
ore 11.12 – Sul palco allestito per l’occasione sale il papà della giovane vittima che ha ringraziato tutta la gente che si è stretta attorno alla famiglia. “Dedichiamo la sua vita a tutti i ragazzi come lei. Grazie a tutti coloro che non si arrendono”, ha sottolineato.
ore 11.10 – Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, con una voce rotta dall’emozione rende omaggio alla ragazza. “Venezia troverà il modo di ricordare Valeria”
ore 11.04 – Viene suonato l’Inno di Mameli e subito dopo la Marsigliese.
ore 11.00 – La bara di Valeria Solesin, portata a spalla da un gruppo di gondolieri, è appena arrivata in piazza San Marco.
ore 10.40 – La salma è partita da ca’ Farsetti, sede del Comune, dove è stata allestita la camera ardente, con un corteo dei gondolieri, che la sta portando a piazza San Marco per la celebrazione del funerale.
ore 10.35 – Il volo di Stato con a bordo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è atterrato poco fa all’aeroporto ‘Marco Polo’ di Venezia. Il capo dello Stato raggiungerà poi Piazza San Marco per presenziare ai funerali con rito civile di Valeria Solesin, l’unica vittima italiana delle stragi terroristiche di Parigi.
Dopo la toccante due giorni di camera ardente, a Venezia si stanno celebrando i funerali di Valeria Solesin. La cerimonia che si sta svolgendo in piazza San Marco è eseguita in forma civile nel ricordo della ricercatrice 28enne uccisa negli attacchi di Parigi.
Sui pennoni davanti alla Basilica di San Marco sono esposte a mezz’asta il tricolore italiano e la bandiera europea. Mentre sulle transenne della piazza è stato esposto un grande striscione bianco con la scritta ‘Ciao Valeria, figlia nostra angelo nel cielo’.
Ai funerali, iniziati con l’inno di Mameli e la Marsigliese, è presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra le autorità ci sono la moglie del presidente del Consiglio, Agnese Renzi, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il governatore del Veneto, Luca Zaia, il sindaco, Luigi Brugnaro, e il fondatore di Emergency, Gino Strada. Nelle scorse ore la famiglia di Valeria si era detta aperta anche a interventi da parte del patriarca di Venezia, del rabbino capo e di un imam.
“Valeria è come se fosse una nostra figlia. Siamo presenti oggi per dire che non è stata uccisa in nome del nostro Dio ne in nome della nostra religione, ne in nostro nome”. Lo ha detto il presidente della comunità islamica di Venezia, Mohamed Amin Al Ahdab, recandosi in Piazza San Marco dove si celebreranno tra poco i funerali di Stato di Valeria Solesin. “Siamo presenti in piazza in questo funerale – ha aggiunto – per stare vicini, per solidarietà, per condividere con la città amori e dolori. Questo è un fatto che ci addolora veramente tantissimo”.