Il tribunale cantonale di Bellinzona in Svizzera ha accolto il ricorso delle figlie di Emilio Riva, negando il rientro in Italia di 1,2 miliardi di capitali, riconducibili alla famiglia proprietaria dell’Ilva.
Per i magistrati elvetici, infatti, il rientro di tale patrimonio “costituirebbe un’espropriazione senza un giudizio penale”. I soldi erano stati sequestrati dai magistrati di Milano l’11 maggio scorso, in una delle inchieste sulla gestione dell‘Ilva, accusata di aver dirottato i soldi per poi trasferirli nell’isola di Jersey, paradiso fiscale nel canale della Manica.
I soldi erano stati sbloccati il 19 giugno dalla magistratura elvetica (precedentemente sequestrati alla famiglia Riva nel 2013 per reati finanziari e valutari), ma, dopo le rivendicazioni delle figlie di Emilio Riva, il sequestro dei circa 1,2 miliardi di euro, su richiesta della magistratura italiana, è stato nuovamente bloccato.