Si è aperta con un minuto di silenzio a Roma la manifestazione contro il terrorismo indetta da varie organizzazioni islamiche. La manifestazione, dal titolo ‘Not in my name’ in risposta agli attacchi di Parigi, è stata organizzata in piazza Santi Apostoli.
Centinaia di musulmani sono scesi in piazza anche a Milano per condannare le stragi di Parigi e il terrorismo di matrice jihadista. Tutti uniti al grido di “Not in my name”. “L’Isis è un cancro del corpo islamico, il loro è un attacco contro la comunità intera”, recita uno dei cartelli.
Un messaggio chiaro: “No all’Isis, no al terrorismo, noi ci siamo. Non abbiate paura di noi”, hanno gridato i manifestanti.
“Stiamo dimostrando che abbiamo superato la paura e lo choc degli attentati, perché l’obiettivo dei terroristi è farci vivere nella paura. Assieme possiamo battere questo cancro dell’umanità”, ha detto dal palco di “Not in My Name” a Roma il presidente Unione delle comunità islamiche italiane (Ucoii) e Imam di Firenze Izzedin Elzir.
“Gli assassini vogliono piegarci facendoci rinunciare ai valori di solidarietà e al nostro umanesimo. Noi non ci piegheremo”. Questo il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella letto in occasione della manifestazione “Not in My Name”, organizzata a Roma dalle comunità islamiche per condannare il terrorismo jihadista. “La prospettiva della guerra di civiltà non ci appartiene e va respinta con forza dall’Europa”, ha aggiunto.
“I musulmani italiani, accusati da alcune parti di restare silenziosi o passivi di fronte al terrorismo, rispondono con parole chiare, con gesti concreti”. Così l’Osservatore Romano commenta la manifestazione dei musulmani d’Italia. “Parole chiare per isolare il terrorismo”, è il titolo del giornale della Santa Sede sulla manifestazione.
(Foto da Twitter)