Maxiconfisca di beni da parte della Dia di Lecce ha proceduto nei confronti Agostino Marzo, un noto autodemolitore di San Donato di Lecce, con precedenti per detenzione illegale di armi e munizioni, furto, ricettazione e violazione delle norme in materia di tutela ambientale.
Il provvedimento riguarda la confisca definitiva delle attività commerciali, dei beni immobili e delle disponibilità bancarie, in virtù del decreto emesso dal Tribunale di Lecce, prima sezione penale, in data 12 luglio 2013, divenuto irrevocabile l’8 luglio 2015. Il provvedimento odierno fa seguito al sequestro disposto dallo stesso Tribunale che ha accolto la proposta di misura patrimoniale avanzata dal Procuratore della Repubblica di Lecce, a conclusione degli accertamenti patrimoniali svolti dalla Sezione Operativa di Lecce, che consentirono di accertare una evidente sproporzione tra gli esigui redditi dichiarati dal Marzo e dai suoi familiari, e l’ingente patrimonio a lui riconducibile, il cui valore è stato stimato in 14 milioni di euro.
Ecco i beni confiscati: tre società ed una ditta individuale operanti nel settore dell’autodemolizione; un opificio industriale, comprendente tre capannoni, officine ed appartamenti, esteso su un’area di 5 ettari; una villa con piscina, un appartamento ed un capannone adibito a deposito; una casa colonica edificata su un lotto di terreno di 9.000 mq; un impianto sportivo, comprendente campo di calcio con tribune e gradinate, pista per atletica leggera, campo da tennis, palestra, spogliatoi e bar; una masseria edificata su un lotto di terreno esteso 8 ettari; aree edificabili e terreni agricoli estesi complessivamente 4 ettari; disponibilità bancarie e postali, investimenti in BTP, per 4.5000.000 di euro.