Furto in grande stile al Museo civico di Castelvecchio di Verona. Una quindicina di opere di grande valore sono state trafugate nella notte di giovedì, tra questi cinque dipinti del Tintoretto e capolavori di Peter Paul Rubens, del Pisanello, di Jacopo Bellini, di Giovanni Francesco Caroto, di Hans de Jode e di Giovanni Benini.
Tre malviventi armati e con il volto coperto hanno immobilizzato una guardia giurata privata e imbavagliato la cassiera con del nastro adesivo. Due ladri hanno quindi costretto il vigilante ad accompagnarli nelle sale dove hanno rubato i quadri, mentre il terzo piantonava la cassiera.
La Polizia Scientifica ha effettuato i rilievi di rito. L’autorità giudiziaria ha delegato il Nucleo Tutela Patrimonio Artistico dei Carabinieri a seguire le indagini. Queste le opere rubate: La Madonna della quaglia del Pisanello, San Girolamo penitente nel deserto di Jacopo Bellini, la Sacra famiglia con una santa di Andrea Mantegna, Ritratto di giovane con disegno infantile e Ritratto di giovane benedettino di Giovanni Francesco Caroto, Madonna allattante, Trasporto dell’arca dell’alleanza, Banchetto di Baltassar, Sansone e Giudizio di Salomone di Jacopo Tintoretto, Ritratto maschile della cerchia di Jacopo Tintoretto, Ritratto di ammiraglio veneziano della Bottega di Domenico Tintoretto, Dama delle licnidi di Peter Paul Rubens, Porto di mare di Hans de Jode, Ritratto di Girolamo Pompei di Giovanni Benini.
“Erano dei professionisti, sapevano cosa prendere e conoscevano il museo”, ha detto il sindaco Tosi. “Si tratta di 11 capolavori e quattro opere minori. Sicuramente qualcuno li ha mandati, perché si sono mossi con abilità, andando a colpo sicuro. Tra i dipinti rubati ci sono capolavori di Mantegna, Rubens, Pisanello, praticamente le opere più preziose esposte”.