“Prima di tutto c’è bisogno di serietà”, così il presidente siriano Bashar al-Assad, in un’intervista alla rivista francese Valeurs Actuelles, ha risposto a una domanda sulla possibilità di una collaborazione tra Damasco e Parigi nella lotta al terrorismo.
“Non perderemo il nostro tempo – ha affermato – a cooperare con un paese, un governo o un’istituzione che supporta il terrorismo. Bisogna innanzitutto cambiare la propria politica, usare un unico standard e non tanti standard diversi. E bisogna essere parte di un’alleanza con paesi impegnati solo a combattere il terrorismo e non con paesi che al tempo stesso sostengono il terrorismo e lo combattono. È una contraddizione”.
“Queste sono le basi – ha proseguito Assad – per avere qualunque forma di cooperazione. A noi piacerebbe averla, non solo con la Francia, ma con qualunque altro paese. Ma questa per cooperazione c’è bisogno di una certa atmosfera. C’è bisogno di certi criteri e di certe condizioni”.
“La politica francese degli ultimi cinque anni – si è quindi chiesto il presidente siriano – ha portato qualcosa di buono ai francesi?“. Per Assad la risposta è “no”, perché quella politica ha contribuito a un “terremoto che si riverbera nel resto del mondo e innanzitutto in Europa”.
In particolare Assad si sofferma sull’attentato a Charlie Hebdo “è successo all’inizio dell’anno – ha proseguito – e all’epoca dissi che si trattava solo della punta dell’iceberg. Quello che è successo nei giorni scorsi (gli attentati di Parigi, ndr) ne è la prova”. “Quindi – ha concluso – il messaggio è: siate seri quando parlate di lotta al terrorismo”.