La Spagna si prepara ad un nuovo capitolo del “Clasico”. Sabato pomeriggio, ore 18.15, va in scena al Santiago Bernabeu la sfida numero 263 tra Real Madrid e Barcellona, probabilmente la più ricca di vicende e controversie fuori dal campo della storia recente.
Le due superpotenze del calcio spagnolo arrivano alla sfida, come spesso è successo, da prima e seconda della classifica (i catalani che hanno 3 punti di vantaggio sui blancos). Nonostante le rassicurazioni delle autorità spagnole, però, il match si giocherà in un clima surreale dovuto al recente allarme terrorismo dopo i fatti di Parigi che sta sempre più coinvolgendo gli eventi calcistici.
Nelle ultime settimane, inoltre, si sono susseguite in rapida successione la denuncia di pressioni su uno dei possibili guardalinee di questo match e le accuse di estorsione per Karim Benzema. Infine, all’orizzonte aleggia lo spettro della possibile indipendenza della Catalogna dalla Spagna, che potrebbe mettere il Clasico, le finanze del Barcellona e quelle dell’intero calcio spagnolo in serio pericolo.
L’attenzione sul piano sportivo è rivolta, invece, a due dei possibili protagonisti. Sul fronte Barcellona, si parla di un recupero in extremis di Lionel Messi, infortunatosi al legamento collaterale del ginocchio sinistro a fine settembre. La sua presenza rappresenta un vero e proprio talismano nelle sfide contro il Real (ben 10 vittorie in 16 precedenti) e si aggiungerebbe a quelle già certe di Suarez e Neymar (capocannoniere con 11 reti).
Nel Real Madrid, Karim Benzema dovrebbe aver recuperato dalla lesione al bicipite femorale sinistro di circa un mese fa, ma quasi sicuramente partirà dalla panchina. Ancora spazio, dunque, a Cristiano Ronaldo da prima punta.