Operazione antidroga a Catania. Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica, la polizia etnea ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 5 persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di essere l’associazione armata.
Le indagini condotte dalla Mobile di Catania hanno evidenziato “l’esistenza di un’articolata organizzazione criminale, distinta in due gruppi che si occupavano di spacciare lo stupefacente nel capoluogo etneo ed in alcuni comuni pedemontani nonché nelle limitrofe province di Siracusa e Messina, in particolare nelle note località di Taormina e Giardini Naxos“.
Gli arrestati sono: Giuseppe Saitta, di 47 anni, sospettato di essere legato alla cosca Pillera-Puntina, e Antonio Testa, di 43, che era ai domiciliari. Il provvedimento è stato notificato in carcere a Gianni Greco, di 32 anni, Luciano Testa, di 35, indicato come affiliato alla cosca Santapaola-Ercolano, e Guido Acciarito, di 35, ritenuto organico al clan Mazzei.
Secondo l’accusa Saitta era il fornitore di due gruppi di spacciatori: il primo operava tra Misterbianco, Paternò e Agusta, e sarebbe capeggiato da Acciarito; il secondo, guidato da Greco e Testa, agiva anche nelle località turistiche messinesi di Taormina e Giardini Naxos. Dalle indagini della squadra mobile di Catania sarebbe emersa la capacità della criminalità organizzata locale, nel settore degli stupefacenti, di realizzare ‘joint venture’ che prescindono dalla cosca di appartenenza, anche se contrapposte.
La droga, in linguaggio criptico, era il ‘biglietto’ o le ‘ragazze’. Durante le indagini la squadra mobile il 7 novembre del 2011 ha arrestato Testa perché trovato in possesso di 2,9 chili di marijuana. Lo stesso giorno è stato trovato un fucile calibro 12 con le canne mozzate, la cui detenzione era, secondo la polizia, riconducibile a Greco, arrestato 4 giorni dopo mentre cedeva 30 grammi di cocaina a un acquirente.
Durante l’esecuzione del provvedimento cautelare del Gip, Saitta è stato trovato nel suo panificio, nel rione Barriera, in possesso di una pistola calibro 9×21 con matricola abrasa ed il colpo in canna ed altro caricatore.