Per Veronica Panarello, Loris Stival sarebbe morto mentre giocava con le fascette elettriche che lo hanno strangolato. È la versione della madre a investigatori e magistrati di Ragusa, secondo quanto apprende l’Ansa. Per la donna sarebbe stato un ‘incidente’ avvenuto dopo che lei era tornata a casa, dopo avere accompagnato a scuola il figlio più piccolo.
Sempre secondo l’ Ansa, la donna,dopo avere fatto di tutto per salvare Loris, strangolatosi con una fascetta a casa, presa dal panico ha preso il corpo del bambino e lo avrebbe adagiato nel canalone di Mulino Vecchio. La donna ha ribadito di “non avere ucciso Loris” e di avere agito da sola.
Dopo le dichiarazioni rese da Veronica Panarello, oggi sono riprese le ricerche dello zainetto del piccolo da parte della polizia di Ragusa: la donna accusata dell’omicidio del figlio Loris, ha ripercorso, all’interno di una volante della Polizia, il tragitto fatto la mattina del 29 novembre 2014, giorno della scomparsa del figlio.
Oggetto delle ricerche (richieste dopo l’ammissione della Panarello di non aver portato il figlio a scuola quel giorno) è lo zainetto del piccolo Loris, che dall’inizio della vicenda non è mai stato ritrovato.
Dopo avere compiuto accertamenti sul posto dove la donna avrebbe gettato lo zainetto del figlio Loris, Veronica Panarello, scortata da polizia e carabinieri e accompagnata dal suo avvocato, ha compiuto dei sopralluoghi nel canalone di contrada Mulino Vecchio, dove è stato trovato il corpo del bambino e nella sua abitazione di Santa Croce Camerina.
La Cassazione ha invece rigettato il nuovo ricorso dell’avvocato ottenere la scarcerazione della donna prima dell’udienza preliminare del 19 novembre. Per i giudici la custodia cautelare in carcere deve essere mantenuta, in virtù di un “elevato grado di probabilità della responsabilità dell’indagata per l’omicidio“.