È stata aperta al traffico, in entrambe le direzioni, la nuova bretella di collegamento sul viadotto Himera che con un bypass permette di ricollegare Palermo e Catania. Si conclude, parzialmente, dunque, l’emergenza sull’autostrada A19, dopo che il viadotto era stato chiuso lo scorso aprile dopo il cedimento di alcuni piloni.
Ci vorranno almeno due anni per realizzare il nuovo viadotto. L’opera costerà una ventina di milioni di euro e prevista per i primi mesi del 2018, per ripristinare in modo definito la viabilità dopo la frana che ha danneggiato parte dei piloni del ponte, chiuso da mesi, spezzando in due la Sicilia. Lo ha spiegato il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani rispondendo ai cronisti a Palermo. L’opera dovrebbe costare circa venti milioni di euro. Il prossimo anno dovrebbero iniziare le opere per risistemare la Palermo-Catania.
Sull’intero tracciato dell’A19 sono previsti investimenti ingenti, circa 842 milioni. Il tratto realizzato che riprende la strada provinciale 24, lungo due chilometri, va dallo svincolo di Scillato sino al viadotto Himera. Grazie alla bretella, che sarà percorribile anche da mezzi pesanti, i tempi di attraversamento dovrebbero ridursi a dieci minuti, rispetto ai 45 del percorso alternativo fino ad oggi utilizzato dagli automobilisti lungo le strade delle Madonie. “Il nostro lavoro continua con l’innalzamento degli standard di sicurezza previsto nel programma straordinario di potenziamento e riqualificazione dell’itinerario, che comporta la realizzazione di nuove pavimentazioni e barriere, il risanamento di tutti i viadotti e nuove dotazioni tecnologiche per le gallerie del tracciato, con un significativo investimento complessivo pari a 842 milioni di euro”.
“La bretella non è certo un’opera straordinaria ma era simbolica. Il mio primo sopralluogo da ministro l’ho fatto sul Viadotto Himera, proprio perché questa opera rappresentava un simbolo, bisognava fare uno sforzo eccezionale. Abbiamo corso e ce l’abbiamo fatta”. Così il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio.
Per il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani i cambi dei vertici in Sicilia servono anche a recidere “legami incestuosi col territorio”. “Ho cambiato 15 capi-dipartimento su 19 – ha detto Armani ai cronisti a Palermo – e ci saranno altri cambi e innesti anche di esperti che proverranno da fuori. Cambiando i dirigenti cambiano anche gli staff”.
“Esprimiamo vicinanza ai familiari delle vittime degli attentati che hanno colpito la Francia e persone come noi, come la nostra connazionale Valeria”. Con queste parole il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha chiesto un minuto di silenzio per la strage di Parigi prima della conferenza stampa nella Prefettura di Palermo sull’apertura della bretella.