L’uso sconsiderato di batteri resistenti agli antibiotici pone l’Italia in vetta alla classifica. Lo affermano i dati per il 2015 diffusi dall’European Center for Diseases Control (Ecdc), in occasione della giornata europea per l’attenzione agli antibiotici oggi a Bruxelles.
Quest’anno il focus degli esperti europei, ricavato dal sistema di sorveglianza Ears-Net dell’Unione Europea, è sugli enterobatteri carbapenemasi resistenti, una famiglia particolarmente pericolosa perchè lascia pochissime opzioni per la terapia.
“La prevalenza di questi batteri è molto peggiorata negli ultimi due anni. Tredici paesi hanno riportato una diffusione ampia o una situazione endemica nel 2015, mentre erano sei nel 2013” affermano i dati.
L’Italia era già nel gruppo peggiore, con il batterio endemico, due anni fa, e conferma il primato, che detiene per quasi tutti gli altri batteri monitorati dall’Ecdc.