La campagna elettorale per le prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America, in considerazione dell’attentato terroristico in Francia, sta avendo, come tema principale, la lotta all’Isis e anche qui c’è divergenza di veduta tra tutti i candidati, soprattutto tra i due favoriti.
“L’Isis non può essere contenuto, va sconfitto. Ma non può essere solo una battaglia dell’America” ha detto Hillary Clinton durante il dibattito tra i candidati democratici alla Casa Bianca in corso alla Duke University di Des Moines, in Iowa.
“È la principale minaccia – ha precisato – ma non si può usare solo la forza militare, che deve sempre essere l’ultima risorsa. Serve la diplomazia e un maggior coordinamento con gli altri Paesi”.
Come detto, in disaccordo con la Clinton gli altri due candidati. Bernie Sanders punta il dito sull’invasione dell’Iraq che ha prodotto l’instabilità nella regione sostenendo come “i cambiamenti climatici sono direttamente collegati alla crescita del terrorismo” e Martin ÒMalley ha ribattuto all’ex segretario di Stato come quella all’Isis sia in realtà “una battaglia dell’America”: “Il nostro ruolo nel mondo è combattere il diavolo e dobbiamo farlo”.