È arrivata anche la conferma della papà di Valeria Solesin, la studentessa veneziana dispersa da venerdì sera dopo l’attentato al Bataclan di Parigi: “Nostra figlia è morta, abbiamo la certezza ma manca solo per motivi burocratici l’ufficialità”. La mamma Luciana Milan ha poi aggiunto: “Valeria era una persona, una cittadina e una studiosa meravigliosa”.
“Ci mancherà molto e credo, visto il percorso che stava facendo, che mancherà anche al nostro Paese per le doti che aveva“, ha aggiunto la madre. “Non abbiamo avuto nessuna notizia dalla Farnesina – aveva detto all’Adnkoronos il papà di Valeria – ma lo abbiamo appreso attraverso il fidanzato e gli amici che hanno seguito la vicenda lì a Parigi e avrebbero avuto notizie della sua morte”.
Il consolato italiano di Parigi sabato notte avrebbe telefonato alla famiglia Solesin per comunicare che la figlia 28enne, “potrebbe essere tra le vittime”.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato ai genitori di Valeria un messaggio di “cordoglio e solidarietà. Valeria era figlia d’Italia e d’Europa”.
“È stata uccisa da mano barbara, fomentata da fanatismo e odio contro la nostra civiltà, i suoi valori di democrazia, di libertà e di convivenza. Valeria è stata uccisa, insieme a tanti altri giovani, perché – ha scritto Mattarella- rappresentava il nostro futuro”.
Anche Matteo Renzi ha espresso il “cordoglio del governo e di tutti noi alla famiglia di Valeria. Credo che non ci siano parole, faremo di tutto per ricordare questa giovane ricercatrice. Penseremo con la famiglia un modo, magari una borsa di studio”.
“A nome mio personale e di tutta la Città di Venezia esprimo il cordoglio più profondo per la morte di Valeria Solesin. #preghiamoassieme” ha scritto in un post su Facebook il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.
La ragazza era andata al concerto al Bataclan assieme al fidanzato, Andrea Ravagnani, la sorella di questi, Chiara, entrambi trentini, e il fidanzato di quest’ultima, il veronese Stefano Peretti. Loro si sono messi in salvo; oltre allo shock non hanno riportato conseguenze.
Valeria, che sta svolgendo un dottorato in demografia all’Idem (l’istituto di Demografia dell’Università della Sorbona Parigi 1), si trovava con il fidanzato e i due amici all’ingresso del ‘Bataclan’ nel momento del primo blitz dei terroristi. Non erano ancora nella sala, spiega un’amica veneziana della famiglia, che per prima ha dato la notizia della scomparsa di Valeria sui social media. Ma lì si sono staccati; nella calca gli altri tre hanno perso contatto con Valeria e nessuno l’ha più vista.
Ieri sera, però, la zia del fidanzato avrebbe riferito che il giovane ha detto alla famiglia di Valeria che la ragazza sarebbe morta. E stamattina sarebbe stato il padre del ragazzo a dire che la giovane è deceduta.
Gli ospedali parigini sono blindati e la ricerca di Valeria Solesin, da parte della Farnesina, è stata difficile. Era l’unica italiana di cui non si avevano notizie. Al momento non tutte le 129 vittime hanno un nome e neanche tutti i feriti sono stati identificati. Quest’ultimo dato conforta la mamma della ragazza. “Sappiamo che non è nella lista dei deceduti, è un piccolo conforto” aveva detto ieri “speriamo sia tra i feriti ma la Farnesina ci dice che gli ospedali parigini sono ‘blindati’ ed è difficile accedere alle informazioni”.
Le vittime accertate sono 129, i feriti 352 di cui 99 gravi.
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Valeria è una di noi, ci sono tante persone tra noi che sono altrettanto valide e generose. Valeria però si è trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato, non si è immolata al martirio con una scelta coraggiosa. Valeria come tante brave persone e "cervelli in fuga", deve morire per far si che la società italiana si accorga di lei? Che ci si accorga adesso di un articolo scritto nel 2013? Ora sull'onda del sentimento intitoliamo aule, calli veneziane, istituiremo borse di studio, faremo magari un mezzobusto, salvo poi....dimenticarcene tra 10 giorni. Scusate, ma lasciamo spazio al dolore e al cordoglio, poi penseremo al giusto ricordo delle persone. Non per niente la chiesa prima di fare santo qualcuno, da il giusto peso, non il "santo subito". Oggi è morta Moira Orfei, la regina del circo, ma per lei niente piazze, fiaccolate, strade intestate. Valeria adesso è vittima del pietismo che cerca di esorcizzare subito il male con un mito, un eroe da eleggere a tutti i costi e poi...tutti a casa, alla vita normale. Ricordiamo questa giovane vita spezzata come le altre 127, ma lasciamole riposare in pace.