Giornata di sciopero per il mondo della scuola. La mobilitazione è stata indetta da Cobas, Unicobas, Anief e altri sindacati per protesta contro la Legge di Stabilità 2016 e contro la legge di riforma della scuola.
Purtroppo in varie parti d’Italia si sono registrati disordini e tensioni. A Napoli, due giovani e quattro poliziotti sono rimasti feriti durante l’azione di alleggerimento che le forze dell’ordine hanno eseguito quando il corteo degli studenti in corso a Napoli si stava avvicinando a piazza Trieste e Trento per dirigersi verso la sede di Confindustria.
La Digos ha fatto sapere di aver fermato due giovani: uno si trova in questura, ha 18 anni ed è sannita, mentre un altro è in ospedale, ha 22 anni ed è napoletano. Gli studenti sotto la Questura di Napoli sono svariate centinaia e sono in attesa di avere notizie sui loro compagni fermati. Scandiscono slogan contro la recente riforma della scuola e contro le forze dell’ordine. Nelle strade intorno alla Questura e a via Medina il traffico automobilistico è bloccato. Lunghe code di auto si registrano nei pressi di piazza Municipio e via Guglielmo San Felice.
Disordini si sono registrati in maniera particolare a Torino dove alcuni studenti hanno lanciato uova contro la sede del ministero.
Cortei anche in altre parti d’Italia tra cui Milano e Roma. Le immagini si riferiscono proprio alla manifestazione nella Capitale.
Una nuova manifestazione è prevista per martedì prossimo a Roma. Se le manifestazioni di oggi hanno coinvolto insegnanti (precari e non), personale Ata e studenti, per martedì è in programma una nuova manifestazione studentesca, indetta dalla Rete della Consoscenza (Uds e Link) in occasione della mobilitazione “Vogliamo tutto #pertutti, privilegi per nessuno” che accompagnerà la Giornata internazionale dello Studente. Fra le richieste dei ragazzi, diritto allo studio universale e gratuità dell’istruzione.
“Troppi tagli – si legge in una nota – alle supplenze brevi, nessuna risposta alla Corte europea, alcuna stabilizzazione per il personale docente, ata, educatore e dirigente, trasferimenti al buio, nessun rimborso per l’indennità di vacanza contrattuale, ancora disparità tra precari, neo-assunti e immessi in ruolo, il fondo discrezionale del merito, la chiamata diretta, il diritto allo sciopero sono alcuni dei punti contestati che vedranno in piazza anche Cobas e Unicobas”.