La Direzione Investigativa Antimafia di Trapani ha sequestrato beni per un valore complessivo di oltre 20 milioni di euro nei confronti dell’imprenditore Andrea Moceri, 57 anni, e del suo nucleo familiare. La proposta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale, avanzata dal Direttore della Dia Nunzio Antonio Ferla, è stata accolta dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Trapani che ha emesso il provvedimento.
L’indagine patrimoniale è stata condotta d’intesa con il Procuratore Aggiunto Bernardo Petralia, coordinatore del “Gruppo Misure di Prevenzione” della Dda di Palermo. Andrea Moceri, originario di Campobello di Mazara (Tp) è un noto imprenditore che opera nei settori del commercio di autoveicoli e turistico-alberghiero. Pur non annoverando a proprio carico condanne per associazione mafiosa, sarebbero emersi dalle indagini i suoi stretti legami di natura economica e finanziaria con gli ambienti della criminalità mafiosa del trapanese.
È stata, inoltre, accertata l’attività di finanziamento dell’imprenditore, mediante l’esercizio abusivo di attività creditizia, nei riguardi dell’oleificio denominato “Fontane d’oro s.a.s.”, con sede a Campobello di Mazara, oggi in amministrazione giudiziaria, riconducibile a Francesco Luppino, attualmente detenuto, elemento di spicco della locale famiglia mafiosa, indicato dagli investigatori come un fedelissimo del latitante Matteo Messina Denaro.