Una sorta di pregiudizio al contrario ha impedito a una classe di bambini della scuola elementare Matteotti di Firenze di partecipare a una mostra d’arte con esposte alcune immagini sacre. Il rischio era “turbare la sensibilità degli studenti non cattolici”.
A decidere di annullare la visita all’esposizione è stato il consiglio di interclasse. La mostra in questione “Bellezza divina”, scrive La Nazione, era stata allestita in Palazzo Strozzi e dedicata alla visione del sacro da parte di artisti come Van Gogh, lo stesso Chagall, Fontana, Picasso, Matisse e Munch. Tra le opere esposte anche la Crocifissione bianca di Marc Chagall, davanti alla quale ha sostato persino il Papa.
La decisione del consiglio di interclasse ha suscitato la reazione di diversi genitori, alcuni dei quali hanno anche ricordato che la storia dell’arte è in gran parte basata proprio sull’arte sacra.
“L’eventuale esclusione della visita – dice il preside Alessandro Bussotti, precisando di non aver partecipato alla riunione – non ha motivazioni religiose e non è escluso che la mostra possa essere reinserita nei programmi didattici se non tutte, almeno di alcune classi”.
Il sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi, ha affermato che “non portare bambini ad una mostra perché ci sono crocifissi è anacronistico, anzi è fuori dal mondo e dalla realtà”. Lo ha detto il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi (Ncd). “Come ci ha ricordato Papa Francesco, il Cristianesimo è parte della realtà – ha aggiunto Toccafondi – I simboli cristiani sono la nostra realtà, presente e passata. Non ci dobbiamo vergognare della nostra cultura e della nostra tradizione”.