Non c’è pace per i turisti bloccati in Egitto. Ieri nuova giornata convulsa. Il governo del paese nordafricano ha, infatti, sospeso il piano di rientro della Easy jet per oltre 20mila turisti (di cui circa 180 italiani) a causa delle condizioni di sicurezza dello scalo di Sharm El Sheikh, giudicate ancora critiche.
Dopo la cancellazione dei voli da parte di diverse compagnie aeree, ieri era prevista l’attivazione del piano di rientro. Lo stesso ministro degli esteri egiziano, aveva recentemente definito “prematura” qualsiasi ipotesi di stop da parte delle compagnie.
Ma nel pomeriggio fonti qualificate avevano dichiarato all’agenzia Ansa che “gli italiani a Sharm el Sheikh sono molto tranquilli e sono assistiti negli alberghi e per stasera è stato autorizzato un volo easyJet a mezzanotte su Malpensa con 157 persone. Nei prossimi giorni sono previsti altri voli sempre su Malpensa”. I passeggeri sarebbero dovuti salire sull’aeromobile senza le valigie che sarebbero state imbarcate su di un altro velivolo.
Ed invece un nuovo stop annunciato dalla stessa compagnia: “Il piano di recupero dei passeggeri italiani non è più attuabile contrariamente a quanto precedentemente annunciato”.
Intanto, nella serata di ieri sono arrivati a Londra i primi due voli con turisti britannici partiti da Sharm el Sheikh. Lo riferiscono i media locali, precisando che due aerei dell’Easy Jet sono atterrati agli aeroporti di Gatwick e di Luton.
Lo scenario è stato modificato dalle recenti dichiarazioni del presidente Usa Obama e dell’intelligence britannica, che sospettano che l’aereo precipitato in Sinai sia la conseguenza di un attentato.
Intanto Vladimir Putin ha deciso di sospendere i collegamenti aerei con l’Egitto finchè non saranno chiare le cause del disastro dell’A321 sui cieli del Sinai. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass.
Il portavoce del Cremlino ha quindi aggiunto che “Putin ha ordinato al governo di elaborare i meccanismi per mettere in atto le raccomandazioni del Comitato nazionale antiterrorismo e assicurare il ritorno a casa dei cittadini russi”. Il presidente russo ha inoltre chiesto di cooperare con la parte egiziana per la sicurezza dei voli.
Fonti della sicurezza hanno comunicato che sono state “rafforzate ulteriormente le misure di sicurezza e ai passeggeri oltre ai normali controlli viene anche richiesto di togliersi le scarpe, una procedura che normalmente non viene effettuata”.