Due fermi sono stati effettuati questa mattina dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Bari nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Giuseppe Sciannimanico, l’agente immobiliare di 28 anni ucciso lunedì scorso in un agguato in via Tenente De Liguori, nel quartiere Japigia di Bari.
Uno dei due è un collega della vittima. Ieri pomeriggio gli agenti della Squadra Mobile avevano ispezionato l’auto dell’uomo che poi è stato interrogato a lungo.
A quanto si è saputo, le indagini sul delitto avrebbero avuto una svolta dopo l’esito dei primi accecamenti tecnici, trovando conferme nelle perquisizioni eseguite su disposizione del pm che coordina l’inchiesta, Francesco Bretone. Da subito gli inquirenti hanno concentrato l’attenzione sulla pista che portava al mondo del lavoro del giovane uscciso. Il movente sarebbe da ricercare in un torto oppure in un affare sfumato.
In questi giorni sono stati sentiti amici, famigliari e colleghi di Sciannimanico alla ricerca di indizi che potessero fornire elementi utili a ricostruire le circostanze in cui è stato commesso l’omicidio. Quello che è certo è che Sciannimanico lunedì 26 ottobre alle 18.30 si è recato in una strada periferica del quartiere Japigia di Bari per un appuntamento di lavoro con una persona che aveva fornito un nome falso. Una volta sul posto è stato colpito con due proiettili alla testa e ad una spalla ed è morto dopo poche ore nel Policlinico di Bari.