Dopo i messaggi dell’Isis e le continue smentite del Cremlino adesso il presidente Usa Barack Obama interviene nel dibattito sull’aereo russo precipitato in Sinai: “Credo ci sia la possibilità di una bomba a bordo dell’aereo precipitato nel Sinai e la stiamo valutando seriamente”.

Il presidente Usa commenta per la prima volta l’incidente in un’intervista.”Dedicheremo molto tempo per determinare esattamente cosa abbia provocato lo schianto del volo russo”, ha aggiunto Obama.

Sulla stessa linea d’onda anche il premier britannico David Cameron: “È più probabile che sia stata una bomba”, ha detto oggi alla Bbc giustificando in questo modo la decisione di bloccare tutti i volti britannici da e per Sharm el Sheikh.

Gli inquirenti britannici che indagano sul disastro aereo nei cieli del Sinai ritengono che l’Airbus russo sia esploso a causa di un ordigno che si trovava nella stiva del velivolo: lo scrive la Bbc online.

L’inchiesta sull’aereo precipitato sabato “richiederà quantomeno diversi mesi”, ha dichiarato dal canto suo il capo dell’ente aeronautico russo Rosaviatsia, Aleksandr Neradko.

“Nessuna ipotesi può essere esclusa, ma allo stesso tempo non ci sono le basi per accreditare una delle versioni come più o meno plausibile: lo può fare solo l’inchiesta”. Ha poi precisato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov.

Intanto alcune fonti del Kommersant, quotidiano russo, rivelano di alcune registrazioni secondo le quali “tutti i sistemi funzionavano regolarmente“.

L’aereo “dopo il decollo ha quasi raggiunto l’altezza prestabilita, dopo è avvenuto un evento dopo il quale la registrazione di tutti i parametri si è fermata in un attimo”.