Con gli interventi sul sistema previdenziale inseriti in legge di Stabilità “sottolineo che non viene depotenziata la riforma del sistema pensionistico – che lo rende uno dei più stabili e sostenibili d’Europa. È cruciale che anche in prospettiva non ne venga indebolito l’assetto”. Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.
“La fase di ripresa dell’economia italiana si sta rafforzando, nonostante lo scenario internazionale sia divenuto negli ultimi mesi più complesso”. Padoan ha sottolineato anche che “il ritorno alla crescita consente di imprimere un’inversione alla traiettoria del debito. Dopo otto anni di aumento ininterrotto il rapporto tra debito pubblico e Pil scenderà dal 2016 ed è previsto in continuo calo negli anni successivi”.
E sugli interventi previsti nella manovra ‘‘vanno valutati nel loro insieme; è un errore di prospettiva se si isolano singole misure senza tener conto del quadro organico”. Padoan, ha spiegato la riduzioni fiscali introdotte dal 2014 per le famiglie, proseguite nel 2015 su Irap e che, dopo il taglio della Tasi sulla prima casa, ”proseguirà nel 2016 e nel 2017 con la tassazione sulle imprese e sulle persone fisiche”.
“Complessivamente la manovra di finanza pubblica dispone interventi per 28,7 miliardi nel primo anno, 32,4 nel 2017 e 30,3 nel 2018″.
Il ministro risponde anche alle critiche sulle singole misure: “Si può avere un giudizio negativo o positivo di questa legge di Stabilità, ma un giudizio che prenda in esame singole misure in modo isolato è un giudizio di per sé errato, distorto o quantomeno incompleto”.
Il ”contrasto all’evasione – ha continuato Padoan – ha un ruolo centrale nella strategia del governo”. Il ministro ha ricordato gli accordi sottoscritti e la riforma fiscale che ha reso la normativa ”più chiara e semplice così da prevenire comportamenti abusi”.
Sul tema è tornato a parlare anche il premier Matteo Renzi: “Sulla sanità la questione è molto semplice: lo scorso anno c’erano 109 miliardi, quest’anno ce ne sono 110 e nel 2016 saranno 111. È normale che le Regioni desiderino di più, è normale che tutti coloro che ragionano di sanità vorrebbero più soldi, ma nel bilancio dello Stato abbiamo messo un miliardo in più all’anno, che ci sembra una bella cifra. Perciò quando mi dicono che ci sono tagli non mi sembra giusto e mi arrabbio”.
“Non voglio fare polemiche – ha aggiunto – non voglio demagogia: questo è un momento in cui l’Italia sta ripartendo, le tasse vanno giù, il debito va giù ed è importante per i nostri figli. Perciò, ripeto, per piacere cerchiamo tutti di gestire nel modo migliore i fondi alla sanità che aumentano, ne va di mezzo la salute dei cittadini“.