Vanna Marchi, nota venditrice televisiva, condannata per associazione a delinquere, truffa e bancarotta fraudolenta, è tornata in libertà. A 73 anni ha finito di scontare la pena e contestualmente, con pronunciamento notificato il 30 ottobre scorso, il magistrato di Sorveglianza di Milano ha accolto l’istanza dei legali per la libertà anticipata.
Vanna Marchi era stata condannata a 9 anni e mezzo per associazione a delinquere, a 2 anni e mezzo per truffa e a 4 anni e mezzo per bancarotta fraudolenta, ma ebbe diversi sconti di pena. Tra la semi-libertà, l’accoglimento da parte della Cassazione dell’istanza di continuazione della pena, e l’indulto, la condanna effettiva fu a 4 anni e mezzo, a partire dal 5 marzo 2009.
Per lei ci fu però un anno di sospensione, ottenuta per assistere la figlia Stefania durante una malattia. Dal 2013, Vanna Marchi era in affidamento in prova ai servizi sociali e lavorava al bar “La Malmaison” di via Torriani a Milano, di proprietà dell’allora compagno della figlia Stefania Nobile.
Quanto al futuro di Vanna Marchi non si esclude un ritorno in televisione, ma con delle clausole: “Sicuramente non farà televendite, sarebbe del tutto sconveniente – ha detto l’avvocato della Marchi – ed io l’ho ampiamente ammonita su questo, ma se la conosco non le dispiacerebbe affatto tornare in televisione, a patto che non si tratti di qualcosa legato al commercio o alle vendite”.