Emilio lascia andare via Anna, scampando allo scagnozzo di Iovine. Mentre i genitori la stanno accompagnando dal boss, Anna li costringe a fare dietrofront. La ragazza torna da Emilio e gli confessa che lo zio è in realtà il boss Iovine; la squadra di Romano è in ascolto e intercetta questa confessione: è la prova che mancava.
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Anna, dopo aver promesso a Emilio di non tornare più da Iovine, litiga furiosamente con i genitori. Iovine, furente per l’assenza di Anna, decide di convocare l’intera famiglia della ragazza nel suo nascondiglio. Il boss minaccia Anna dicendole che se non gli obbedirà ci saranno conseguenze per i suoi cari e per Emilio. Emilio propone ad Anna di costruirsi un futuro insieme: la ragazza è contenta ma molto turbata.
Romano intanto incontra l’ingegnere Ricci che si dice disposto a collaborare per catturare Iovine: i due sono osservati e Ricci pagherà questa sua scelta con la vita. Intanto Anna, contattata da Iovine, deve recarsi da lui, ed è costretta a mentire a Emilio. Iovine incontra la ragazza un’ultima volta e la lascia libera, ma l’intenzione del boss in realtà è quella di eliminare lei e tutta la sua famiglia. Anna, felice, comunica ad Emilio che con Iovine è tutto finito, e che al boss ci penserà sua cugina Giuliana. Per Romano significa ricominciare tutto daccapo mentre il tempo stringe e la pressione della Procura si fa più forte; la squadra ricomincia ad intercettare Giuliana e i suoi familiari.
Iovine decide di tendere un agguato un agguato ad Anna e ai suoi in casa della stessa Giuliana: il giorno del compleanno di O’ ninno arrivano i killer del boss, ma anche gli agenti di Romano sono ormai pronti a fare irruzione. La tensione è palpabile se il boss dovesse fuggire anche questa volta le indagini verrebbero interrotte; ma la squadra di Romano riesce a cogliere di sorpresa e a catturare Iovine prima dell’attentato ad Anna e ai suoi parenti, che vengono arrestati insieme al boss.
Un infiltrato nella polizia intanto comunica a Zagaria l’arresto di Iovine e questi decide di sparire dalla circolazione per un po’. La squadra rientra al Comando, accolta dagli applausi degli altri agenti, dei cittadini e dai complimenti della procuratrice. Sono tutti presenti tranne Carlo, che è in chiesa e fa suonare a festa le campane: suono che si riverbera per tutta Casal di Principe.