(g.m.) Frane e guasti, guasti e frane. Qui non è colpa di nessuna calamità naturale nè del destino cinico e baro. E’ soltanto la logica conseguenza di anni e anni di amministrazione pubblica indecente. Nel terzo millennio, quello in cui si indaga se c’è acqua su Marte, dobbiamo assistere a scene da terzo mondo. Vergogna.
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Nuova emergenza a Messina. Una frana ha rotto la condotta di Fiumefreddo a Calatabiano che porta l’acqua alla città di Messina. La tubazione nei giorni scorsi, dopo che la città era rimasta a secco per oltre una settimana, era stata riparata dai tecnici dell’Amam. L’erogazione dell’acqua verso Messina é stata interrotta nuovamente.
Il direttore dell’Amam Luigi La Rosa ha detto: “Ci stiamo recando sul posto per vedere l’entità del danno, comunque valuteremo di attivare anche il bypass”.
Parte del Viale San Martino, via Garibaldi, viale Giostra e Annunziata, dove si stava riprendendo da qualche giorno la normale erogazione, sono già con i rubinetti a secco. Se il guasto non verrà riparato nelle prossime ore gran parte della città sarà di nuovo senz’acqua.
Va meglio alle abitazioni che si riforniscono dall’acquedotto della Santissima che, come nella fase della prima emergenza idrica, continueranno ad avere l’acqua. Appena si è diffusa la notizia della rottura della condotta alcune persone si sono messe in fila davanti alle autobotti.
“Non è colpa nostra se è franata la collina. Ognuno si deve prendere le proprie responsabilità noi abbiamo sempre operato bene, ma in questa parte del territorio c’è un grave dissesto del territorio”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Amam Leonardo Termini che aggiunge: “L’avevamo detto che dopo la riparazione della condotta si sarebbe dovuta mettere in sicurezza la collina, ma nessuno ci ha ascoltato. Abbiamo riparato la condotta in tempi record non potevano fare di più”.
La Prefettura di Messina ha fatto sapere che “E’ stata sospesa l’erogazione idrica e si sta provvedendo all’attivazione del bypass che però ha una portata corrispondente ad un terzo del fabbisogno cittadino. I tecnici – aggiunge – stanno verificando se trattasi di rottura o lesione. Certamente, viste le condizioni precarie del terreno su cui poggia la condotta, divengono urgenti le attività di ancoraggio della condotta stessa e di consolidamento della collina, peraltro già segnalate al Comune di Messina, all’Azienda erogatrice delle risorse idriche e alla Protezione civile regionale. È stata già attivata l’unità di crisi in Prefettura”.
“Sì è fatto il punto su quelle che sono le azioni di emergenza da porre in essere nella parte alta della città che è quella che soffrirà di più questa emergenza”. A dirlo il capo della Protezione Civile Nazionale Fabrizio Curcio al termine del tavolo tecnico in Prefettura sull’ emergenza acqua a Messina.
“Con Il by pass realizzato tra l’acquedotto di Fiumefreddo e quello dell’Alcantara arriverà l’acqua comunque in città nei prossimi giorni, ma meno rispetto al solito. Ci sarà una quota parte di edifici che rimarrà fuori da questa distribuzione per un motivo altimetrico di pressione, si interverrà potenziando con autobotti e navi cisterna. Per quanto riguarda la condotta danneggiata si deve stabilizzare un versante ci sono dei tempi tecnici circa 15-20 giorni. Ma non è certo perché quando di lavora su una frana ci sono degli studi e delle verifiche da fare prendiamolo solo come un ordine di grandezza, ma non una data certa”. D’accordo anche il presidente della Regione Rosario Crocetta che spiega: “il sistema idrico di Messina così come è organizzato all’interno non permette un’ adeguata distribuzione all’interno dei quartieri.
Per l’intervento sul territorio dove si trova la condotta ci vorrà circa un milione di euro e complessivamente almeno un altro milione per il resto degli interventi di prima emergenza che dovrebbe arrivare anche dalla Protezione civile nazionale e regionale. Ci vorranno due tre giorni per una distribuzione ottimale che sarà circa il 50 per cento del normale. Chiedo ai cittadini messinesi di risparmiare acqua e cercare di sopportate questi disagi”.