Francesca Chaouqui, arrestata e poi rilasciata martedì dalla Gendarmeria vaticana con l’accusa di aver passato ai giornalisti documenti riservati della Santa Sede e riportati in due libri di prossima uscita sulle finanze vaticane, sta “fornendo la massima collaborazione agli inquirenti”.
Ieri sera, intervistata al Tg1, la 32enne di origine marocchina è stata subito scarcerata proprio per aver fornito rivelazioni utili agli investigatori.
Papa Francesco si è detto “molto amareggiato” dalla vicenda del nuovo scandalo della fuga di documenti e notizie riservate della Santa Sede, come riferisce chi ha potuto parlargli in questi giorni, che ha sentito un Francesco “sconfortato e dispiaciuto”.
Resta in carcere monsignor Lucio Angel Vallejo Balda, 54 anni, l’altro “corvo”, protagonista della vicenda che viene definita . Entrambi facevano parte della Cosea, la Commissione di studio sulle attività economiche e amministrative della Santa Sede.
In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, ha detto che “la situazione è delicata”. Ma di colpe lei non ne ha. “È il monsignore che se l’è presa con me, io non c’entro nulla. Del resto è solo la punta dell’iceberg” ha sottolineato.
Spiega anche che le tensioni sono emerse perché sono venute meno due nomine di monsignor Vallejo Balda che sperava di diventare segretario della Segreteria per l’Economia e revisore generale della Santa Sede.
“Ho dato massima disponibilità e portato documenti – dice la Chaouqui -. Sono assolutamente serena”.