De Silva ha fatto – anche questa volta – il doppio gioco. E anche questa volta è stato lui ad avere la meglio perché nonostante sia stato scoperto non è stato né arrestato né nessuno è riuscito ad ucciderlo. Anzi, è stato lui ad aver tentato di ammazzare Rachele Ragno, dopo aver fatto fuori suo cugino Saro.
E se il cerchio attorno a Torrisi e i suoi traffici illeciti si stringe sempre di più, decisivo sarà l’intervento della Ferretti che dice di avere delle prove per farlo arrestare. Calcaterra non l’ha uccisa, nonostante ne avesse tutta l’intenzione, ed è intenzionato a farla tornare in Italia. Ma come andrà il loro rientro?
Il vero colpo di scena arriva sul finale: Carmela continua a scappare nonostante la Duomo abbia catturato tutti i Corvo, perfino Don Alfio e in un nuovo nascondiglio riceve una visita inaspettata. Si tratta di Giovanni Spagnardi che le offre di allearsi per sconfiggere il loro nemico comune, Filippo De Silva.
Per sapere come andrà a finire non resta che aspettare mercoledì 11 novembre per l’ultima puntata di questa settima stagione.
Ecco intanto il riassunto della penultima puntata
Calcaterra, particolarmente provato, ha trovato il nascondiglio della Ferretti in Marocco. Il commissario si muove come un automa fino a trovarsi faccia a faccia con il giudice. Prima qualche flashback su quando erano tenuti prigionieri insieme da Veronica Colombo e su come lui l’abbia aiutata a scappare.
“Inginocchiati, metti le mani sulla testa” le dice. “Mi state arrestando?” gli chiede la Ferretti senza ancora capire cosa sta succedendo. Domenico le punta contro la pistola e lei lo implora proprio mentre la figlia Sara esce dalla doccia. Calcaterra non pronuncia una parola e continua a puntare l’arma prima contro una e poi contro l’altra, del tutto fuori di sé.
Ma a volere morta la Ferretti è anche Torrisi: alcuni uomini stanno raggiungendo l’abitazione del giudice ma i tre riescono a scappare da un’altra uscita. Segue un concitato inseguimento con sparatoria fino all’auto di Ada.
Carmela chiede notizie di Saro a Rachele ma lei lo tranquillizza: “Vedrai che si farà vivo”.
Fermati sulla spiaggia, la Ferretti chiede a Calcaterra perché dovrebbe fidarsi di lui e lui per tutta risposta le urla contro: “Tu eri un magistrato, tu eri la legge. Io ho preso una pallottola in testa per te, Lara è morta perché ha capito chi eri. Sono venuto a pareggiare i conti” le dice parecchio arrabbiato.
Anna intanto è tornata alla Duomo ma ancora non riesce a perdonarsi per quello che ha fatto. A perdonarla invece è stato Tempofosco che le dice ancora una volta di essersi completamente innamorato di lei, ma quando va per baciarla lei si scosta: “Scusa è successo tutto troppo in fretta” gli dice.
Gli uomini della Squadra scoprono l’identità della donna che era stata usata come esca per far uscire alla scoperto Reitano, il medico che aveva scoperto delle anomalie in Kazakistan, ucciso poi da De Silva. Sandro e Sciuto vanno a casa della donna, una “cuoca” che preparava metanfetamine. Nel frattempo Torrisi, Rachele e De Silva cercano un posto dove “preparare” una nuova droga, l’efedrina.
“Sono preoccupata per Saro” dice Rachele a De Silva. “Sai dov’è?” gli chiede. “Mica sono una babysitter” le risponde Filippo che poi le precisa che lui non mischia sesso e lavoro “come fanno alla Duomo”.
“Ho dovuto aggiustare dei processi per lui, per conto di Crisalide” confessa la Ferretti ammettendo a Domenico il suo legame con Torrisi. “Non ci hai pensato che potresti essere un pericolo per lui? Hai delle prove per incriminarlo? Allora torniamo in Italia” dice Calcaterra.
Squadra Antimafia 7, riassunto penultima puntata
Trovati gli appunti della “cuoca” la Duomo fa piazza pulita di una serie di spacciatori che erano alle dipendenze dei Corvo nel tentativo di farli venire allo scoperto. Tempofosco mette sotto torchio uno dei “cuochi” che gli dice che i Corvo hanno fermato la “produzione” e chiuso tutti i laboratori.
Intanto gli uomini ingaggiati da Keke trovano di nuovo la Ferretti ma insieme a Calcaterra riescono ad avere la meglio. Sotto la minaccia di una pistola puntata al cervello, uno del commando informa Keke che “la cosa è stata risolta”. Quindi il trio si rimette in fuga.
Alla Duomo arriva una segnalazione: hanno trovato il cadavere di Saro Ragno. “Un colpo preciso al cuore, è stato un professionista” dice Davide. “Se Saro è morto è anche colpa di Carmela” dice Sandro a Sciuto. “Se la trovi la devi arrestare” continua rivolto al collega.
Carmela nel frattempo tenta di scappare ma viene fermata da due ragazzi: “Abbiamo trovato il cadavere di un ragazzo signora, da qui non si passa” le dicono. Vicino il cadavere viene trovato un mozzicone di sigaretta e subito gli uomini della Duomo risalgono a De Silva. Carmela lo stesso riesce a farsi strada e scopre che il morto è suo figlio.
Squadra Antimafia 7, riassunto penultima puntata
Don Alfio chiama Rachele gli dice che Saro è morto e che lì è pieno di sbirri quindi stanno “traslocando”. Carmela è distrutta: “Lo troveremo chi ha fatto questo” la rassicura il boss.
“Avrà pestato i piedi a qualcuno” dice De Silva a Rachele. “Non era esattamente il mio tipo ma da qui ad ammazzarlo…” continua recitando la sua parte senza essere per nulla afflitto. Ma intanto un uomo di Rachele ha scoperto qualcosa.
“Carmela mi aveva chiesto di aiutarla affinché i suoi figli non venissero ammazzati… ho sbagliato tutto” dice Sciuto a Sandro che però gli dice di non essere d’accordo con le sue parole.
Pietrangeli poi cerca di chiarire i suoi sospetti e va alla chiesa dove è stato ucciso il prete corrotto, lì vicino trova una telecamera di sorveglianza. Intanto Keke riceve una telefonata dal Marocco e Torrisi non è contento dell’evolversi della situazione.
“Tu mi stai condannando al carcere” dice la Ferretti a Calcaterra. “È già tanto se non ti ho ammazzato” le risponde. Poi, tornati nell’abitazione, lui ha di nuovo uno dei suoi attacchi di mal di testa e si distende a letto: Sara chiede alla madre di chiamare aiuto ma lei invece preferisce scappare.
Rachele parla con Carmela e Don Alfio dei sospetti su De Silva: “Tu lo hai portato da noi e tu devi scoprire se è stato lui” le dice il boss. E nel frattempo la Duomo ha scoperto i traffici sull’efedrina e si muove per intercettare il prossimo carico.
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Fermato il carico con l’efedrina, Anna capisce che i Corvo si stanno servendo di qualcuno che li aiuti per la produzione della droga. Ma il nuovo “cuoco”, riesce a fuggire: la sua corsa dura poco perché Keke lo raggiunge con l’auto e gli spara. Subito però una volante della polizia lo trova, ma l’uomo è morto. La Duomo lo identifica e capisce cosa sta succedendo: “Se scappava a piedi il posto dove cucinava non è lontano”.
Rachele chiede a De Silva si inventarsi un diversivo per la polizia e lui appicca un incendio. La Duomo pensa così di essere arrivata troppo tardi ma poi Davide ha dei dubbi: “Forse il laboratorio vero è qui vicino, cerchiamo tra le proprietà di Torrisi nei dintorni. E siccome magari ci guardano noi restiamo qui e gli facciamo credere che ce la siamo bevuta…”. E nel frattempo la tensione sale tra De Silva, Torrisi e Keke.
Squadra Antimafia 7, riassunto penultima puntata
“Ti ho perdonato quello che hai fatto prima ma non quello che stai per fare adesso” dice Sara a sua madre. “Se puoi arrestare un mafioso come Torrisi lo devi fare”.
Rachele nel frattempo riesce ad avere accesso al computer di De Silva e scopre che sta facendo il doppio gioco, subito fa avvertire Keke. Rachele allora cerca di affrontare De Silva ma l’intervento di Tempofosco alla fabbrica la distrae e lui l’accoltella alla gola.
Segue un conflitto a fuoco e De Silva sta dalla parte di Tempofosco, sparando contro Keke e i suoi. I due a distanza provano a parlare: “Non ci lavori più per loro?” gli chiede Davide. “Sei un vero genio Tempofosco” gli risponde De Silva che molto probabilmente sta lavorando per il governo kazako.
Squadra Antimafia 7, riassunto penultima puntata
Rachele è viva per miracolo. Carmela invece riceve una visita inaspettata, quella di Giovanni Spagnardi: “De Silva è anche mio nemico, e se vuoi ci vendicheremo insieme” le dice.