Sotto Copertura, in onda questa sera e domani alle 21:20, è una miniserie che racconta la storia dell’arresto avvenuto, nel 2010, del boss del clan dei casalesi Antonio Iovine, per mano della Squadra Mobile di Napoli.
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La puntata inizia con la polizia che ferma una macchina con tre ragazzi a un posto di blocco. La macchina risulta intestata alla Finoco, una società riconducibile al boss Iovine e così gli agenti decidono di portare i ragazzi in commissariato. Tra i tre c’è una ragazza: è lei che sta nascondendo una pistola e per salvarsi durante la perquisizione la getta sotto al sedile dell’auto della polizia. Gli agenti separano i tre fermati, due in una macchina e uno in un’altra. Ma durante il tragitto, nell’auto dove c’è la ragazza, l’amico prende la pistola e spara ai due agenti. Poi fugge con lei. Ai poliziotti rimane soltanto uno dei tre fermati.
Il ragazzo si chiama Ciro ed è in possesso di un telefono “punto a punto” con cui presumibilmente si mette in contatto proprio col boss Iovine. Il commissario Romano si fa autorizzare una perquisizione dalla procuratrice nel luogo dove è stato rintracciato il secondo telefono, una villa a Casale del Principe. Ma quando, scavando, sono ormai a un passo dal nascondiglio del boss, la procuratrice blocca le operazioni.
Il giorno dopo, nel nascondiglio in cui si trova, anche Francesca, la ragazza fermata, viene uccisa. Iovine l’ha fatta uccidere perché teme che Ciro possa rivelare dove si trova il covo e chi gravita attorno a lui. Ma ottiene l’effetto contrario: Ciro si vendica e rivela che per arrivare al boss, che nel frattempo avrà certamente cambiato nascondiglio, bisogna seguire Anna Corradi, una ragazza che lavora in un centro estetico, ma si tratta soltanto di una copertura perché è lei che si occupa di Iovine, cucina e pulisce per lui.
Di fronte a questa nuova rivelazione, Romano prende accordi con la procuratrice per dare una svolta alle indagini: una squadra di agenti scelti da lui e un centro di ascolto per le intercettazioni in un luogo segreto. La procuratrice è costretta ad accettare, ma concede soltanto pochi mesi di tempo. Romano riesce a convincere anche Rosanna, la sua collaboratrice e migliore analista di intercettazioni, a fare parte della squadra. La donna, infatti, aveva intenzione di lasciare la polizia dopo la morte di Mario, suo compagno nonché uno dei due poliziotti uccisi nella sparatoria di pochi giorni prima.
La polizia, con un finto controllo, installa una cimice nell’auto del padre di Anna. Il tentativo è quello di identificare il luogo in cui accompagnano la ragazza, probabilmente il covo dove si nasconde Iovine. Ma la ragazza arriva dal boss con un cambio d’auto. Il boss nel frattempo è con alcuni suoi collaboratori: hanno intenzione di minacciare il commissario Romano.
L’agente Arturo De Luca rimane coinvolto in una rissa mentre sta pedinando Anna Corradi. Il rischio di far saltare la copertura è alto, ma c’è qualcosa di più grave: il ragazzo che aveva importunato Anna all’inizio della rissa viene rapito e ucciso. Romano è preoccupato perché anche De Luca potrebbe fare la stessa fine se dovesse farsi vedere di nuovo a Casale. Nel frattempo, un giovane poliziotto, Carlo Caputo, sta alle calcagna del commissario Romano, provando a entrare nella squadra che sta cercando di catturare Iovine. Romano si infuria per il fatto che girino voci sul loro lavoro, che dovrebbe invece essere segretissimo, anche nella polizia stessa.
Iovine intanto è preoccupato che il suo rapporto con Anna porti la polizia da lui. Suggerisce allora alla ragazza di trovarsi un ragazzo, anche questo di copertura, uno con cui uscire ma che non la tocchi. Anna allora pensa a una ragazzo che le fa la corte da un po’. Mentre Anna lo incontra in un centro commerciale, gli agenti riescono a piazzare una cimice nella macchina della ragazza.
Iovine sta trattando con imprenditori e politici locali un grosso affare sui rifiuti quando gli arrivano le foto della famiglia del commissario Romano. Il boss però decide di non minacciarlo direttamente ma di puntare di più sull‘agente infiltrato. Il poliziotto “spia” avrà il compito di riferire ai casalesi quali sono le piste che stanno seguendo gli agenti. Il giovane poliziotto Caputo nel frattempo riesce a convincere Romano ad accettarlo in squadra.
In un negozio di Napoli, il commissario Romano incontra per caso Anna che fa shopping con il “fidanzato”. Si convince che la ragazza si sta innamorando del finto fidanzato, anche per la libertà di cui gode quando è lontana da Iovine. Secondo il commissario, Iovine potrebbe presto fare un passo falso, perché coinvolto in questo triangolo d’amore.
Il venerdì sera, Romano manda i suoi agenti nella zona in cui avviene lo scambio tra l’auto dei genitori di Anna e l’auto dei collaboratori di Iovine. Ma quando stanno per rintracciare il mezzo con cui Anna raggiunge il covo, l’agente Caputo, travestito da barbone, viene picchiato da alcuni scagnozzi dei casalesi. Gli altri poliziotti sono pronti a intervenire ma lui chiede di non farlo per non far saltare l’operazione. E sopporta fino a quando quelli non si stancano. Romano gliene è grato.
Carlo comincia a uscire con la figlia del commissario Romano. Quando vanno a fare un giro le mostra la chiesa in cui i casalesi hanno ucciso il parroco con cui è cresciuto. Anche Anna è proprio innamorata di Emilio, tanto che viene meno alla parola data a Iovine e non riesce a trattenersi dall’andare a letto con lui. Il venerdì successivo Emilio non vuole lasciarla andare. Le lancia un ultimatum: o va con lei lì dove deve andare o tra loro è finita. Anna scende dalla macchina e lo lascia. E soffre.
Emilio finge di andare via ma si mette sotto casa ad aspettarla. Gli scagnozzi di Iovine lo avvertono. Il boss decide che se seguirà la macchina dovranno “provvedere”. Intanto la polizia si prepara per tornare a controllare il momento dello scambio…