Tagli alla Sanità, gettito da canone Rai e pubblica amministrazione. Sono questi i punti “sensibili” della nuova Legge di Stabilità targata Renzi secondo quanto emerso dall’analisi dei tecnici di Camera e Senato. Nel dossier vengono richiesti dati “aggiornati in tema di evasione/inadempimento e morosità”sia sul canone sia sulla bolletta elettrica.
Ciò per “escludere eventuali ricadute sul gettito in dipendenza del grado di morosità nel pagamento delle utenze elettriche”. Quanto ai tagli, i tecnici aggiungono che “sarebbe utile una valutazione del governo in merito all’effettiva praticabilità” dei tagli alle Regioni, cui vengono chiesti “nel triennio 2017-2019 nuovi risparmi per oltre 17 miliardi“.
I tecnici ribadiscono poi che già con il decreto Irpef dell’anno scorso, “i cui effetti non sembrano venuti meno”, è stato chiesto “un contributo” alle Regioni, cui si sommeranno “gli ulteriori risparmi di spesa che dovrebbero discendere dall’applicazione per le Regioni della regola del pareggio di bilancio”.
Capitolo turnover nella Pubblica amministrazione. Nel dossier i tecnici scrivono che servirebbero “adeguate rassicurazioni sulla effettiva e piena sostenibilità dell’irrigidimento” in merito, visto che “negli anni più recenti le amministrazioni hanno subito già un blocco drastico dei reclutamenti”.
“Sarebbe utile acquisire una prima stima dell’importo pro capite, lordo e netto, e in ragione mensile e annua degli incrementi retributivi che saranno consentiti con le risorse stanziate” – spiegano i tecnici – per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione.
Andrebbe fatta chiarezza anche sulle partecipate. Necessari “approfondimenti” sulle “cinque fasce di limite massimo retributivo, demandata a un decreto ministeriale e conseguentemente alla platea dei soggetti coinvolti con un’indicazione di massima dei possibili effetti di risparmio”.
A finire sotto la scure dei tagli sembrano destinati anche i patronati: “Andrebbe attentamente ponderata la effettiva praticabilità di ulteriori riduzioni degli stanziamenti (di circa 48 mln) alla luce dei ripetuti interventi già operati in precedenza sul medesimo stanziamento”.
Infine uno temi più scottanti e discussi delle ultime settimane: il tetto massimo all’uso del contante. Si segnalano “Reiterati interventi nel breve periodo” con “procedure in direzioni talvolta contrapposte. Non appare allo stato possibile formulare valutazioni precise e fondate su analisi univoche ed incontrovertibili sui saldi di finanza pubblica”.