Nico Rosberg ha vinto il Gran premio del Messico, la prima edizione dopo 23 anni di assenza della corsa nel calendario della Formula 1.
Il tedesco ha vinto la sfida con il compagno-rivale Lewis Hamilton, giunto secondo in un duello fra strategia e giri veloci in successione, interrotto da una safety car rientrata a soli 13 giri dal termine. La sfida ravvicinata è durata fino all’ultimo giro, con il tedesco a prevalere sul compagno.
Bottas (Williams) si è classificato terzo, Kvyat quarto. Quinto posto per l’altra Red Bull di Ricciardo, sesto Felipe Massa. Ottavo posto per l’idolo locale Sergio Perez, preceduto da Nico Hulkenberg.
Giornata davvero negativa per le Ferrari: Vettel vanifica il terzo posto in griglia per una foratura (contatto con Ricciardo in partenza), viene addirittura doppiato e sbatte contro il muro. Raikkonen, invece, subisce il contatto da Bottas (giudicato regolare dai commissari) e si ritira per la rottura della sospensione anteriore sinistra. Per la prima volta dal Gran Premio del Giappone dell’anno scorso, la Ferrari non va a punti con una delle due vetture.
Ritiri anche per Fernando Alonso (problemi alla sua McLaren) e Nasr (Sauber) .
La gara è stata segnata dall’aria rarefatta (inusuale per la Formula 1 moderna) dei 2200m di altitudine di Città del Messico, con molti team in difficoltà con gli assetti aerodinamici e la gestione dei freni. Quasi tutti i piloti hanno adottato una strategia a due soste, ma alcuni hanno provato una sola sosta visto il basso degrado delle gomme a disposizione delle squadre.