Dalle polemiche ai fatti, la facoltà rumena di Medicina di Enna continua a dividere. La Procura della Repubblica di Enna ha aperto un fascicolo sulla vicenda dell’Università Dunarea de Jos di Galat. Secondo il Giornale di Sicilia, al momento non ci sarebbero né indagati né ipotesi di reato.
Si tratterebbe quindi di una sorta di atto dovuto che fa seguito alla sollecitazione del Miur che, negli scorsi giorni, ha scritto al prefetto e alla Procura chiedendo di accertare se l’apertura della Facoltà romena ad Enna sia regolare. Per il Miur, infatti, “è in evidente contrasto con il vigente ordinamento universitario“.
Ieri sera la polizia giudiziaria è andata in casa dell’ex parlamentare del Pd, Mirello Crisafulli, l’amministratore delegato della “Fondazione Proserpina”, ora trasformata nella Srl, Fondo Proserpina, per acquisire tutta una serie di documenti e informazioni.
Dopo l’apertura del fascicolo da parte della procura, la direzione dell’Asp di Enna scrive, in una lettera riservata, all’assessorato regionale alla Sanità per chiedere che fare rispetto alla facoltà di Medicina e Professioni Mediche che l’università romena Dunarea de Jos di Galati ha avviato ad Enna.
Lo scorso 28 agosto, infatti, la “fondazione Proserpina”, oggi trasformata in una srl, in testa l’ex parlamentare Mirello Crusafulli, ha siglato un protocollo con l’assessorato alla Sanità che gli concede l’uso dei locali dell’ospedale Umberto I come aule universitarie.