Lutto nel mondo del giornalismo. È morto a Trieste, all’età di 85 anni, il giornalista Etrio Fidora, una delle figure storiche del giornale L’Ora.
Per il quotidiano aveva svolto vari ruoli: cronista politico-parlamentare, inviato, redattore capo, direttore e nell’ultima fase di vita del giornale anche direttore editoriale. Fidora è stato protagonista di tante battaglie giornalistiche. Proprio le inchieste del quotidiano palermitano contribuirono a rivelare sin dagli anni Cinquanta la forza, gli affari e le collusioni della mafia con la politica e il potere. Ricevette 86 querele per diffamazione, che terminarono sempre con l’assoluzione, anche dopo vari gradi di giudizio.
Negli anni Settanta, da direttore del giornale, fu condannato in primo grado a un anno di carcere senza condizionale e alla sospensione per un anno dall’Ordine dei giornalisti. La sentenza fu poi annullata in Cassazione. Il caso suscitò una mobilitazione del mondo giornalistico con interventi di Indro Montanelli, Enzo Biagi, Guido Gonella. Etrio Fidora ha avuto anche un ruolo nel sindacato dei giornalisti.
Fidora è stato tra l’altro presidente dell’Associazione Siciliana della stampa e vicesegretario nazionale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.