SAMPDORIA: Viviano 6; Cassani 6, Silvestre 5.5, Zukanovic 5, Mesbah 5.5; Fernando 7, Barreto 6, Soriano 5 (20′ s.t. Correa 6); Eder 7, Cassano 6 (17′ s.t. Muriel 5.5), Carbonero 5.5 (44′ s.t. Rodriguez s.v.). All.: Zenga
I MIGLIORI DELLA SAMPDORIA
Eder: Parte punta centrale per dare spazio a Cassano, ma lentamente si sposta sull’esterno sinistra, pronto a partire palla al piede in velocità. Il gol segnato in contropiede è un saggio di freddezza del capo-canonniere della Serie A.
Fernando: Dopo un primo tempo in sordina, cresce per presenza fisica, attenzione ed decisivo nel recuperare tanti palloni a centrocampo. Tempestivo sull’errore di Dioussè, serve un assist al bacio per Eder.
I PEGGIORI DELLA SAMPDORIA
Soriano: Partita inconsistente quella del nazionale italiano, che oltre ad entrare duro nei contrasti (ammonito nel primo tempo), non incide per niente in attacco. La sostituzione nel secondo tempo è più che meritata.
EMPOLI: Skorupski 6; Laurini 6.5, Tonelli 6, Costa 5.5, Mario Rui 6; Zielinski 7, Maiello 5.5 (1′ s.t. Dioussè 3), Buchel 6.5 (41′ s.t. Paredes s.v.); Saponara 6; Pucciarelli 7 (25′ s.t. Krunic 5.5), Maccarone 5.5. All. : Giampaolo
I MIGLIORI DELL’EMPOLI
Pucciarelli: L’attacco toscano si fonda più su Maccarone e Saponara, ma appena viene servito si rende pericoloso. Al 15′ s.t. segna un gol capolavoro, tirando di mancina sul secondo palo con un tiro a giro sontuoso. Giampaolo, nella girandola dei cambi, lo fa uscire troppo presto.
Zielinski: Il baluardo del centrocampo empolese, presente su ogni pallone. Gestisce con personalità la fase difensiva e ogni ripartenza passa sempre da lui. Visto il Dioussè di oggi, non se ne può fare a meno.
I PEGGIORI DELL’EMPOLI
Dioussè: Lanciato da Giampaolo all’inizio del secondo tempo (per Maiello, non certo il peggiore), si fa ammonire dopo pochi minuti per un brutto fallo e rischia l’espulsione dopo solo trenta secondi. Prosegue la sua serata perdendo palla sulla propria trequarti (concedendo il gol a Eder), poi completa il disastro facendosi espellere a due minuti dal termine. Il giovane ha talento ma ha ancora tantissimo da imparare.