Arrivano le prime richieste di condanna per alcuni dei quattro imputati del procedimento mafia capitale. Questi ultimi hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato.
I pm Luca Tescaroli, Giuseppe Cascini e Paolo Ielo hanno sollecitato la condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione, per corruzione, di Emanuela Salvatori, ex funzionaria del Comune di Roma e responsabile dell’attuazione del piano nomadi di Castel Romano.
Secondo i pm, la Salvatori si sarebbe fatta corrompere da Buzzi, chiedendo in cambio l’assunzione di sua figlia per un lavoro presso il campo nomadi di Castel Romano.
I magistrati hanno escluso che l’ex funzionaria abbia agito con l’aggravante dell’art. 7 ma non le hanno concesso le attenuanti generiche.
Cinque anni di reclusione invece sono stati chiesti per Emilio Gammuto, ex collaboratore di Salvatore Buzzi, al quale è stato contestato anche di aver agito con metodo mafioso nei rapporti con l’ex presidente della Cooperativa 29 giugno. Domani saranno esaminate dai pm le posizioni degli altri due imputati, Raffaele Bracci e Claudio Gaudenzi.
Dopo l’intervento delle parti civili e di alcuni dei difensori tutto si concluderà con la sentenza che sarà emessa dal Gup Anna Criscuolo il 3 novembre prossimo.