Un farmaco fino ad oggi utilizzato per combattere l’asma potrebbe diventare la cura per l’invecchiamento cerebrale e la perdita delle funzioni cognitive.
A dare la notizia è una ricerca italiana, pubblicata sulla rivista Nature Communications e condotta dall’Università Statale di Milano in collaborazione con l’Università Medica Paracelsus di Salisburgo. Il medicinale montelukast si è dimostrato capace di “ringiovanire” il cervello di cavie da laboratorio e apre prospettive concrete per la cura delle malattie neurodegenerative.
I test condotti in laboratorio hanno evidenziato che la somministrazione a roditori anziani di montelukast riduce i livelli di infiammazione cerebrale e migliora le capacità di apprendimento e memorizzazione, riportandole, in sei settimane, quasi al livello degli animali giovani. E il tutto con bassa incidenza di effetti collaterali.
Precedenti studi scientifici avevano già rivelato che le funzioni cerebrali risentono dei fenomeni infiammatori presenti in altri organi. Una delle cause principali della perdita cognitiva, infatti, è l’accumulo nel sangue (e da lì nel cervello) di eotaxina, una sostanza infiammatoria coinvolta nell’asma.
Il prossimo obiettivo dei ricercatori sarà quello di verificare l’efficacia del medicinale su pazienti affetti da malattie mentali considerate incurabili.